L’idea nasce con i buoni propositi dell’anno nuovo, perché quando due persone si incontrano scoprendo di avere un gusto per il divertimento assonante, anche quello che può sembrare un azzardo (se rimane solo nella propria mente), a raccontarlo e di fronte all’altrui entusiasmo può prendere forma!
Antonio disegna così un bellissimo percorso, ideato per attraversare il Molise partendo proprio dalla sua Isernia, fino al mare. Dopo l’esperienza comune lungo il tratto della via Francigena da Siena a Roma, trova in Valentina una compagna di viaggio disposta a testare il percorso, che in parte ricopre i luoghi già visitati negli innumerevoli giri giornalieri, ma in parte esplora zone anche a lui sconosciute!
Day 1 - da Isernia la prima salita porta a Miranda, coloratissimo paese: si abbandona la città e ci si immerge nella rigogliosa natura che a fine aprile esplode nel suo rigoglioso verde brillante.
Passiamo l’abitato di Carovilli e proseguiamo lungo la strada si snoda nel mezzo di una fitta foresta, con tanto di cartelli a segnalare l’eventuale presenza di orsi!
Dopo un breve ristoro ed il secondo caffè della giornata inizia la lunga salita che ci porterà al punto più alto dell’intero percorso: Capracotta (1421 m s.l.m) Si tratta di un famoso centro per lo sci di fondo: ormai la neve imbianca soltanto le vicine dorsali dell’Appennino (grande massiccio della Maiella?) e per riprenderci dalla salita consumiamo il nostro pranzo (grazie mamma Rosa!).
lungo la ripida discesa ci fermiamo ad ammirare le cascate del Verrino, per poi proseguire il nostro viaggio fino a Bagnoli del Trigno, non a caso denominato la perla del Molise. Al accoglierci lo spettacolare Castello ducale Sanfelice che si trova in cima alla montagna rocciosa del paese, a 783 m. circa slm, a guardia del rione Terra di Sopra. Grandissima soddisfazione all’arrivo, consapevoli di aver portato a casa la tappa più dura!
Day 2 - dopo aver visitato a piedi i vicoli lastricati di Bagnoli, inforchiamo nuovamente ne nostre bici e riprendiamo il nostro viaggio: Salcito è la prima sosta idrica della giornata, per poi proseguire scendendo verso Fondovalle del Trigno e quindi guadagnare il pranzo a Roccavivara, dove per la prima volta scorgiamo, in lontananza, l’azzurro del mare, nostra meta finale. Nella piazza del paese ci sono due bar, ma non è facile trovare qualcosa da mangiare: ci dissetiamo con una birra, la giornata e soleggiata e la salita richiede di reintegrare i liquidi! Finita la pausa pranzo risaliamo ancora un po’ e raggiungiamo il punto più alto della nostra giornata, 892 m slm e guardiamo le pale eoliche negli occhi!
Lunghissima discesa che ci porterà al livello del lago, non senza la dovuta sosta al caratteristico abitato di Civitacampomarano: oltre al bellissimo castello angioino, principale monumento cittadino, si rimane stupefatti dai numerosissimi murales che decorano le facciate delle case; le opere, frutto dell’’espressività di numerosi artisti, sono il regalo che là manifestazione CVTà Street Fest dona al piccolo borgo.
Proseguiamo la discesa e costeggiando il torrente Vallone Grande arriviamo sopra al lago di Guarfialfiera: l’ultima fatica della giornata prevede la salita alla cittadina per poi oltrepassarla, guadagnare ancora un po’ di quota e trascorrere la serata nell’incantevole agriturismo Terre del Sacramento!
Day 3 - scendiamo da Guardalfiera e per poi risalire per una riva con tratti di pendenza al 15%! Portiamo la bici a mano sul tratto fortemente sconnesso per poi risalire in sella e bypassare l’abitato di Palata; una bella e piacevole discesa ci porta a Montenero di Bisaccia, dove ci fermiamo per mangiare e mangiare qualcosa.
Siamo in profumo di arrivo, il mare adesso è vicino e il percorso regala ancora discesa: all’altezza di Petacciato tocchiamo la sabbia e con un’ultima pedalata arriviamo sul lungomare della cittadina di Termoli, dove trascorreremo l’ultima notte. Di grande impatto il castello Svevo che ci accoglie all’entrata dell’antica borgata tra le mura d affacciata sul mare.
Il Borgo regala scorci incantevoli, e tra i vicoli lastricati di pietra chiara ci infiliamo anche nel vicolo più stretto d’Italia, che è largo soltanto 41 cm!
Merita certamente una visita la Cattedrale Santa Maria della Purificazione di stile romanico pugliese dove sono conservati il corpo del santo patrono della città, Basso e del compatrono Timoteo. Essa è edificata nel punto più alto del promontorio termolese. Di recente sono state aperte al pubblico 4 sale sotterranee, da visitare con guida per un’interessante immersione nella storia locale.