Pagine

martedì 22 dicembre 2020

sci di fondo in Val Saisera

... in sentore di prossime chiusure e zone arancio/rosse, l'idea di prendere un giorno di ferie per godere della neve e delle piste battute è davvero invitante!
in un paio d'ore di macchina si arriva in Val Saisera, circondata da monti imponenti come il Montasio, il Nabois, Jof di Montasio, il monte Nero, ecc la pista è per tutta la giornata in ombra. A parte 500 metri (su un totale di 7 km) per un paio di minuti, si ha la sensazione di sciare all'interno di una cella frigorifera. La temperatura si aggira intorno allo zero e la luce è bluastra, livida.
Come fare a scaldarsi per bene dunque?
28 km possono essere un buon inizio, la cioccolata calda a fine giornata una degna prosecuzione :P
Purtroppo non è stato battuto il raccordo tra la pista della Val Saisera alta e bassa e qui bisogna spostarsi con la macchina per testare tutti i percorsi; molto più bello e panoramico quello alto, ampio e scorrevole, con dolci saliscendi.
Al contrario, quello della parte bassa, è caratterizzato da una ripida salita, ed è molto più cupo e incassato nella valle.





domenica 13 dicembre 2020

escursione con le ciaspe alla Casera Zouf

 E' arrivata la neve, tantissima: e torniamo tutti un po' bambini! :D

Gita di fine anno con la fantastica associazione Alpinisti Autonomi Associati, conosciuta quest'estate quasi per caso e che ha movimentato il mio tempo libero!

Ritrovo alle 7 a Prosecco, partenza alle 9 dalla località Galizzis sopra Moggio Udinese. il gruppo è davvero numeroso con tutti i contro delle attese ed i pro della simpatia ed il poter conoscere persone nuove o approfondirene di vecchie.







Dopo il primo tratto nell'abitato, prendiamo il sentiero 436 che si innalza abbastanza verticale lungo il pendio; dalla cima degli alberi arrivano delle vere e prorpie bombe di neve, che data l'altezza degli alberi, arrivano veramente a tutta velocità a terra (o sulla testa). sul percorso ci sono diversi alveri caduto, forse a causa del peso stesso della neve, caduta davvero copiosa in settimana. Oltrepassarli non è sempre agevole, e con le ciaspe l'agilità è davero limitata.

Dopo la sosta rilassante alla casera di Zouf, ben rifocillati riprendiamo la strada verso la sella e quinadi la lunghissima discesa per il rientro.

Un plauso particolare a due piccoli compagni di escursione  di 7 e 10 anni: sono stati tutto il girno a camminare e giocare sulla neve, senza batter ciglio, senza un lamento, con il sorriso e una simpatia davvero strepitosi!

il percosro su relive

martedì 8 dicembre 2020

Bagnoli -> Kokos per ritornare in Valle

Di certo anche le cose più scontate si apprezzano solo quando sono precluse: alcune settimane senza poter uscire dai limiti del comune ed è subito nostalgia a pensare alla tanto amata Val Rosandra. Da domenica il via libera, ma complice il meteo proibitivo ed il lunedì lavorativo, aspetto fino ad oggi. A quanto pare c'è una finestra di tregua fino alle 10 e così, preparata al peggio ma sperando per il meglio, alle 8 mi trovo con Paola, Patrizia, Paolo e Stefano a Bagnoli. Dal parcheggio del teatro risaliamo verso Bagnoli superiore per proseguire lungo il sentiero 1 fino all'abitato di Botazzo. Poco oltre l'imbocco della salita, a sinistra della sinistra trattoria, abbandoniamo il tante volte consumato 1 per prendere la deviaizone verso Draga e sbucare in ciclabile davanti ai resti del'antico castello Funfenberg.


Proseguiamo lungo la ciclopedonale e poco dopo l'abitato di Draga Sant'Elia imbocchiamo il sentiero a sinistra prima della ringhiera e subito dopo il bivio teniamo la destra. Risalendo lungo il tracciato arriviamo fino alla strada statale 14 di fronte alla chiesetta di Pesek.


Da qui prrendiamo il sentiero 28 che grazie ai tagli nel bosco ci fa arrivare al Tumulo, meta del nostro peregrinare odierno: vetta conquistata e scendiamo verso valle seguendo il 3, poi il sentiero biano e azzurro che sbocca allo slargo dove c'è l'agriturismo Al Selvadigo e quidi proseguiamo oltre la strada asfaltata in direzione San Lorenzo. Con il sentiero 15 scendiamo fino in ciclabile e poi ancora giù: agli ulivi è il moemnto di una sosta ristoro, e chiudiamo l'avventura ripassando per Bagnoli, qualcuno incontra casualmente pezzi di famiglia (cognata e nipotina) e con la soddisfazione di aver finito un bel giro nonstante la pioggia che ci ha scortato per unpaio d'ore, rientriamo a casa!

Insperatamente sono riuscita in quest'uscita a mescolare due coppie importanti: amici vecchi e nuovi coi quali spero di condividere molti momenti ed emozioni.


la visualizzazione su Relive

domenica 29 novembre 2020

Opicina -> Prosecco

In questo periodo con scuole, piscine e palestre chiuse e complice la pigrizia nonchè i giochi elettronici, riuscire a schiodare i figli dalle sedie è davvero dura! Complice un'altra mamma nelle mie stesse condizioni, ecco che accade qualcosa di buono: 17 chilometri davvero easy per andare da Opicina a Prosecco e ritorno in un giro ad anello nel bellissimo Carso.




Il percorso ricalca in un senso lo stessopercoso che avevo fatto duante l'S1, mentre una volta arrivati sotto Prosecco non continuiamo alla volta di Santa Croce ma rientriamo lungo la Napoleonica.

Qui ci fermiamo ad ammirare chi arrampica, mi piace ascoltare i commenti di Gaia, -che proverebbe subito- o di Paolo -nemmeno morto!- :D 

Le 5 ore passano veloci come le chiacchiere durate 17 km: grazie amici!




lunedì 14 settembre 2020

monte Zermula e ferrata Creta d'Aip

Partiamo sabato mattina alla volta del Cason di Lanza, che ci ospeiterà per la notte: strano tornare qui, dopo tanto tempo! abbiamo lasciato qualcosa in sospeso, ormai 3 anni fa, e spesso mi chiedo se finiremo mai la nostra Traversata Carnica...

Ma questa è un'altra storia, è bello avere amici che colgono al volo l'ocasione per evadere dalla città e scappare in montagna! Patrizia e Paolo si dedicano all'arraampicata nella falesia Val Dolce, a me non resta che fare un bel giro sullo Zermula e ammirare il panorama da lassù.











Domenica ci raggiungono Sandra, Vincenzo, Stefano V con 2 amici, , Stefano L e Beniamono per la ferrata creta d'Aip: facile e divertente, con un passaggio che assomiglia più che altro a una scala a chiocciola. averlo saputo prima, avrei scelto la medesima opzione anche per la discesa... invece torniamo sul sentiero traminte la "via normale" che tanto "normale" non è, ha dei signori salti di roccia e guarda dritto dritto giù :O









sono un po' preoccupata, Vincenzo mi dà qualche suggerimento per gli appoggi dei piedi, dato che per alcuni salti i scende al crontrario.