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domenica 10 gennaio 2016

S1 - La corsa della Bora - 06.01.2016

La prima edizione di questa gara ripercorre il sentiero CAI 1 che unisce le località di Sisitana e Muggia, nella provincia di Trieste.
 
La partecipazione a quest'evento è stata combattuta: mi sono presentata al via senza un'adeguata preparazione, questo è poco ma sicuro!
I mesi sono stati molto impegnati da altre attività e per una serie di "eventi avversi" sono saltati gli esplorativi che avevo programmato di fare sul percorso, salvo il lontano giro fatto  con Paola e Stefano sulla prima parte  (il 4 ottobre!).
Ultimo intoppo, la contrattura prima di Natale, la "corsa" da Ingrid per risolvere (grazie!!!) e poi due uscite da 10 km...
No, di certo non posso correrla; no se voglio fare la LanaroGranfondo a metà gennaio e poi in marzo andare un pò più in là; la parola d'ordine è: non farmi male!
D'altro canto, per non rinunciare alla possibilità di percorrere tutto il Sentiero Uno, godendo dell'organizzazione, dei ristori, del percorso ben balisato, della prima gara in rappresentanza di Evoluzione Nordic,  penso che la soluzione possa essere: partire con calma, arrivare fino all'Obelisco di Opicina utilizzando la tecnica del nordic walking e poi vedere come sto. Casomai correre gli ultimi chilometri, o continuare alternando corsa a camminata.

La giornata inizia prestissimo, alle 5:25 Paola e Stefano mi passano a prendere per lasciare al macchina a Sisitana e arrivare a Muggia con l'autobus messo a disposizione dall'organizzazione.  Pur partendo da Castelreggio alle 6:20 arriviamo davanti al Duomo muggesano dopo le 7:10. Per arrivare abbiamo fatto il giro del mondo, resta pochissimo tempo al via e ho un problema... devo assolutamente fare una sosta tecnica, non ci sono wc chimici e la fila al bar è lunga :(
Quando esco in piazza non c'è più nessuno...! sono già partiti da qualche minuto, pigio start sul mio garmin passando sola sotto l'arco e dopo qualche curva vedo la coda del gruppo: inizia il viaggio!
Lasciato alle spalle il primo tratto sulla strada asfaltata,  ci imbottigliamo alla base di un single track in salita e qui mi affianca Franz, il Master Trainer della S.I.N.W. conosciuto a Schio. Un tratto di sentiero assieme, poi lui aumenta il passo: vedo che utilizza con sicurezza i bastoncini anche in discesa, correndo e aumentando la stabilità!
Dopo i primi 10 km, con il continuo cambio di pendenza  (la salita sul monte Carso, la discesa lungo il ghiaione, la risalita sul monte Stena), non so quanto avrei potuto correre anche stando bene. La discesa nel ghiaione è pericolosa e siamo ancora abbastanza ravvicinati, diverse volte mi fermo e lascio passare, mi inquieta sentire il fiato sul collo ed il pensiero di trovarmi qualcuno in schiena non mi fa scendere tranquilla...
Una volta arrivata sull'altipiano, qui, quando la salita sullo Stena è finita, quando gambe e braccia sono provate dalla fatica, qui, proprio al 20° km, nemmeno a metà, qui cado! :( il tratto pianeggiante e corribile mi invoglia troppo presto, o solo una distrazione, e in un secondo (è sempre in un secondo, quel maledetto secondo!) che sono a terra: che botta!
Mi ripassano Maurizio e Caio, che avevo appena salutato in salita,  e si fermano preoccupati di vedermi così; ma sto bene, a parte un dolore acuto alla coscia (che dopo Natale è ben tornita, quindi NO PROBLEM :P) e piano riparto. Cammino, che non mi venissero strane idee, mangio qualcosa e assaporo il panorama: siamo a casa della Natura, qui il precipizio è a un passo, il mare sullo sfondo e  un leggero vento mi raffredda.
Arrivata a San Lorenzo c'è il secondo ristoro, bevo un mix imbevibile ma che in gara accetto di buon grado (:S) e riparto. Ci si rituffa presto in bosco e percorro un tratto che devo davvero rivalutare e considerare di più: tra la cava e la Grotta Nera ci sono bellissimi sentieri larghi, pianeggianti, riparati e immersi tra gli alberi.
Segue il sentiero tra i campi da golf, il Globojner, la Napoleonica, "i sentieri di sempre": cerco di immaginare come possono vederli gli altri concorrenti che ho vicino; quando arriviamo alla panoramicissima terrazza naturale sopra Conconello mi incanto un attimo e guardo di fronte a noi Muggia, lì da dove siamo partiti 30 km prima. Chiacchiero un pò con una ragazza croata, che mi racconta delle sue ultra gareggiate in tutta Europa.
Passiamo così il ristoro dentro al campeggio Obelisco; da qui qualche ora prima sono partiti per la mezza maratona Elena, Luisa, Alessandro, Giuseppe, Simone, e tanti altri: anche per questa distanza il numero di pettorali è andato esaurito!
Finita la Napoleonica mi immergo in un Carso sconosciuto, quasi fiabesco; mi prometto di rifare assolutamente il tratto tra Prosecco e Santa Croce, con un bel fondo corribile, scorci sui pastini sopra la Costiera e con lo sfondo del mare e delle montagne innevate... una meraviglia davvero e non mi stupisco che la ragazza davanti a me si sia fermata a fotografare col telefono tanto spettacolo!
Così facile e corribile quel tratto, quanto ostico e da panico il successivo Sentiero dei pescatori (temo sarà incubo ricorrente), tra Santa Croce e Aurisina: saranno state le gambe stanche, i piedi che non rispondevano più, ma veramente sono stati chilometri lunghi e difficili. Anche solo camminando l'incedere era incerto e difficile tra le pietre mobili, grosse e spigolose che non davano nessuna sicurezza all'appoggio; il timore di cadere e farmi male mi ha davvero fatto procedere al rallentatore.
Non l'avrei detto, ma ho tanto apprezzato gli ultimi 2 km di Strada Costiera che mi hanno portato all'arrivo: non dover prestare attenzione ad ogni appoggio e lasciare andare la tensione mi ha permesso di rendermi conto di cosa stavo per concludere e la soddisfazione mi ha fatto sorridere :)
In realtà oggi lungo il percorso più volte mi sono trovata a sorridere, persino a cantare alla fine, giù per quei "salti" attrezzati dalla protezione civile che, dalla torre piezometrica ci han fatto volare in Costiera!
La cosa strana, che trovo bellissima, è che con questo percorso ho avuto la possibilità di unire tanti tratti conosciuti in un un unico percorso, un viaggio che mi ha portata da un porto all'altro, da Muggia a Sisitiana (... a me carissima) scoprendo sentieri mai esplorati!
A meravigiosa conclusione dell'emozionante giornata, siamo stati coccolati da Elena&Enzo che con la loro ospitalità ci hanno preparato un super pastaParty!!

La gara e l'organizzazione sono sicuramente migliorabili (trasporto, servizio borse, ristori all'arrivo!) ma nel complesso il percorso era ben segnato, c'erano volontari della protezione nei punti critici e, per essere nella città del "no se pol", questa è stata una grande manifestazione!