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domenica 3 luglio 2022

Il Sentiero attrezzato G. Olivato - CAI XXX Ottobre

Passo  della  Mauria  (1298  m),  sent.  325,  Ric.  Miaron  (1700  m),  Sentiero  Attrezzato  “G. 
Olivato”,  bivacco  A.  Vaccari  (2050  m),  Forca  del  Cridola  (2176  m),  sent.  348,  Passo  della 
Mauria. 

Descrizione del percorso:
parcheggiate le macchine al passo, si imboccherà l’evidente stradina (segnavia CAI 325) che si innalza 
nel bosco sovrastante che porta al ricovero Miaron, una vecchia struttura militare della Grande Guerra. 
Poco più sopra un bivio: salita alla cima del Miaron o il sentiero Attrez. G. Olivato che, sfruttando cenge naturali,  passando per ripide ghiaie e contornando fedelmente tutta  la complessa  orografia del monte, sfocia  in  un  circo  dolomitico  fatto  di  guglie  e  torri  che  emergono  dalle  ghiaie.  Questo  percorso  è  su terreno  molto  friabile,  e  per  anni  era  chiuso  al  transito  perché  crollato  in  alcuni  punti.  Di  recente  è stato risistemato  e reso nuovamente percorribile in sicurezza; ciò non toglie che rimane un  percorso “delicato”, in un ambiente severo e riservato a persone allenate e con “passo sicuro”. Quando si  arriverà  ai  primi  larici  (1690  m),  vuol  dire  che  il  Sent.  Olivato  è  finito,  ma  si  dovranno  salire  350 metri  (e  inizialmente  ripidi…)  per  arrivare  al  bivacco,  dove  si  farà  la  pausa  pranzo.  Esso  è  del  CAI  di Montebelluna ed è dedicato ad alcuni loro soci caduti in montagna. Nei pressi, anche una targa  del CAI Lorenzago fissata su una roccia che ricorda il centenario della  prima salita della Cridola, ad opera di J.  Kugy  e  P. Orsolina,  realizzata  nel 1884.  Dopo la pausa ci saranno ancora  130 metri di  salita per oltrepassare  la  Forca  del  Cridola,  sovrastata  dalla  Punta  Cozzi,  e  poi,  sempre  per  ghiaie,  si  scenderà verso la Val Tagliamento. Il sentiero gira poi a settentrione a svalicare  la forcella Fossiana, sormontata da scenografiche torri, dalla quale si va giù ripidamente nell’angusta Val de la Tora, alla cui base nasce il  fiume  Tagliamento.  Il  sentiero  rimane  comunque  impervio,  con  un  paio  di  punti  agevolati  da  una corda; poi continua obliquando nel bosco fino a raggiungere il Passo della Mauria.
















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