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mercoledì 13 aprile 2011

che strana sensazione

Scappo dall'università alle 12:20 per salire a basovizza: ho il sedere quadrato e tanta voglia di muovere le gambe!
Oggi faccio la strada Imperiale, che porta a Sesana (pompieri) e ritorno, quella strada sterrata che ho dichiarato più e più volte di non sopportare perchè i suoi saliscendi e il suo fondo ghiaioso mi fanno morire!
Eppure certi posti "chiamano", questo in particolare dopo averlo fatto con Enrico e Stefano sotto il diluvio a settembre dello scorso anno!
La giornata è a dir poco frizzante, ieri sera  è venuto giù un temporale e la temperatura si è abbassata di 10°C: scendo dall'auto e i gradi son 16, c'è un venticello fresco fresco e parto con canotta e maglietta, che però tolgo dopo un paio di chilomerti...
 Parto piano, mi impongo di far la brava e fare 3 km di riscaldamento, anche se il primo lap a 6:06 mi lascia perplessa: cavoli che fiacca che sono! Ma le gambe iniziano piano a rispondere e il secondo passa a 5:45, e c'è discesa! 5:28 il terzo e 5:21 il quaro. Gran discesone prima dei pompieri di sesana e il giro di boa e sono a 5:08. Perfetto, ora devo solo tornare indietro, più di tanto non si soffre, e se  vero che non mi spremo mai abbastanza, che finisco le gare riposata e passo il traguardo troppo sorridente, oggi voglio provare a vedere cosa combino! solo 6 km e l'obiettivo è accelerare il ritmo e NON mollarlo nelle salite, (cercare di) mantenerlo nel piano e recuperare un pò in discesa...
Il primo km contiene parte del salitone (vedi discesone appena finito) e il primo km di ritorno è 5:22, poi parto a quel che mi pare un buon ritmo (ma guardo il garmin solo al bip del lap ogni km) e 4:55, oltre ogni più rosea aspettativa :-) Ok, vale, ma 1 km è una ripetuta, ora c'è un sali, poi un scendi, vedi di non mollare, e il terzo va a 4:58, bene ancora sotto i 5! Respiro veloce, 2 inspiro uno espiro, sono tirata, in affanno, ma le gambe rispondono bene e sembrano reggere il ritmo senza cedere. Ora la pendenza della strada aiuta e il 4° e il 5° sono a 4:45: l'ultimo pianeggiante è a 4:36!!! non ho mai visto un km intero a 4:36, e questo è il dodicesimo!
Oggi sono perplessa e stupita, felice è superfluo dirlo, no?

domenica 10 aprile 2011

Primavera

Quando mi sveglio sento il rumore del vento e mi giro dall'altra parte... una volta a settimana svegliarsi senza sveglia ci sta! Senza fretta mi preparo e prendo l'auto per andare a riempirmi gli occhi dei colori della primavera, di verde di foglie nuove, di azzuro cielo e saziare i polmoni di aria frizzante...
Ripercorro esattamente la "fuga dal circuito" di due mesi fa, quella che porta sul Cocusso salendo la Lipiza, versante sloveno.
Anche se non è prestissimo le persone che si accingono a salire sono davvero poche, di sicuro entro ora di pranzo il prato antistante al rifugio in cima sarà gremito di gitanti.
Al ciglio del sentiero ci sono ciuffi e ciuffi di primule che sbucano tra le foglie secche.
Il vento di questa mattina sta pian piano calando, ma quando arrivo in cima non posso non pensare a quanto sarebbe bello esser quassù con Anna e Paolo e fa volare degli aquiloni...
Resto in cima, giusto il tempo per scattare qualche foto e ammirare il panorama, vorrei scendere all'altro versante ma credo che allungherei troppo per tornare all'auto, sono un pò stretta coi tempi: la prossima volta allora...
Mi ributto giù per lo stesso sentiero, chiudo il circuito del boschetto e ritorno all'auto, oggi si pranza presto e il pomeriggio si passa coi bimbi sulla ciclabile di Grado :)

venerdì 8 aprile 2011

Monte Auremiano


Appuntamento al "muretto dei runner" a Basovizza ma si pedala in Slovenia: il percorso prende forma in divenire, anche se quasi subito il dubbio salita si/salita no, dopo una piccola sosta tecnica per aggiustare la sella, è fugato e si riparte con l'idea di arrivare sul monte Auremiano, almeno sin dove la strada asfaltata lo consente!
In relaltà una dettagliata descrizione del percorso odierno si trova qui, e risale ad un allenamento di Rupikaber dell'estate scorsa, almeno per quanto riguarda la prima parte: una salita si, due ancora NO!!!
Non mi dilungo quindi nel novero dei paesini attraversati  e nella descrizione tecnica del percorso...
Parto ancora timorosa, come a chiedere "il permesso" alla bici di lasciarsi cavalcare per portarmi in bei posti e emozionarmi un pò...
All'inizio la strada è davvero scorrevole, con leggeri saliscendi ottimi per prendere confidenza con i rapporti e l'assetto.
Dopo 12 km ca dolcemente inizia l'ascesa regolare e senza strappi ma mi ci impianto per bene: impressionante davvero la difficoltà a spingere e quando, continuando ad alleggerire i rapporti arrivo a fine corsa, spero almeno scollini presto! :-P
Il paesaggio è davvero incantevole: sullo sfondo marron scuro del terreno e degli alberi dell'inverno appena passato, spuntano le prime foglioline verde chiarssimo che contrastano con lo sfondo e piano la natura riprende vita. Il traffico è quasi assente e riesco a stare in sella abbastanza rilassata, ammiro il panorama e mi approprio anche dell'uso della mano sinistra (già, che alla prima uscita non avevo osato staccare dal manubrio :-O)
La discesa per riprendere fiato e riposar le gambe, e poi si torna indietro.
Le sensazioni migliori sono decisamente quelle in pianura, sento di più il controlo sulla bici e ho una buona sensazione a spingere sui pedali, sembra davvero che la bici "vada sola"!
Tirando le somme, rispetto la prima uscita mi son sentita molto più a mio agio e questa volta non sento il dolore alle spalle che mi è venuto alla prima uscita: evidentemente ero così contratta e irrigidita da mettere in tensione inconsciamente tutto il corpo...
Il ritorno scorre veloce, sarà la consapevolezza che ormai il più e fatto, e Basovizza arriva subito: solo quando mi fermo e scendo mi accorgo della fatica accumulata; leggero crampo al polpaccio come metto il piede a terra e la schiena indolenzita... ma un enorme sorriso!

domenica 3 aprile 2011

fotocopia

Cambia nome ma la gara è la stessa: quest'anno è il "I trofeo no stop viaggi" e, a parte il fatto che rischiavo di non correrlo per "piccoli disguidi con il pettorale", (grazie Andrea, nuovo compagno di squadra ;-) ) eccomi con in più un anno e una manciata di secondi a farmi notare che la schermata della gara pur così simile,  non è la stessa...

Forse potrei fare  un sacco di considerazioni sulla preparazione che stavo affrontando nel 2010 in questo periodo in vista della Maratona di Trieste condita di tanti km di CL (tra i 50 e 70 a settimana), rispetto la corsa random che faccio ora se e quando riesco: meno determinata ma più variata...
Però in questo periodo così "a caso" non ci ragiono su più di tanto, la gara non è male, la salitella a Gropada ti "sveglia" per ben 2 volte e di sicuro non fa annoiare!
Il gran numero di persone che vi han partecipato e la giornata particolarmente bella e soleggiata han contribuito renderla una bella mattinata di sport.

domenica 27 marzo 2011

Sting

Questa mattina guardo fuori dalla finestra: il cielo è grigio ma tiene... sono emozionata, preparo lo zaino, mi vesto, prendo il casco, i guantini e scendo in portone: inizia a piovere! ma noooo
ho capito il battesimo su strada, ma proprio con la pioggia non mi pare il caso :-/ E' già più di una settimana che l'ho portata a casa e ancora non ho avuto l'occasione di provarla!
Torno su, mi cambio e vado a correre, perchè se aspetto che spiova per andare in bici, va di sicuro a finire che oggi non faccio niente... il lungo di marzo manca, e dato che siamo a fine mese, poi non vorrei averne due troppo ravvicinati, quindi? niente soste, niente foto questa volta, ma un percorso facile facile, da casa a Sistiana (quasi) e ritorno. Mentre sono sulla via del ritorno al 30 cerco di valutare la situazione: fiato e battiti sono ok, niente affanno :-) il problema son sempre loro, i polpacci, perchè iniziano ad irrigidirsi e la sensazione è quella di "crampi in agguato".
Tutto sommato bene, son soddisfatta :-)
Tempo di pranzare, un sms per contattare il Maestro e sentire se posso contare sul suo supporto per la primissima uscita, e alle 14:45 ci troviamo: un buon numero di prove attacco/stacco aggancio sui pedali (e anche qualche capitombolo :-/) Quando mi sento abbastanza sicura ci avventuriamo per strada, direzione Sistiana (per la seconda volta oggi), sosta alla Costa dei Barbari e si torna indietro.
Cosa dire? devo assolutamente prender confidenza con l'equilibrio, con l'aggancio e lo sgancio dei pedali, con le partenze ecc... mentre è tutta un'altra cosa quando la bici prende velocità, e "si viaggia"!!! Mi si è aperto un nuovo emozionante mondo di esperinze e di sport

giovedì 24 marzo 2011

lieto fine

Dopo il feroce crampo di lunedì sera in acqua, ho sentito un fastidio che via via andava scemando fino a venerdì: mi hanno aiutata massaggi, doccia calda, muscoril, arnica... un pot-pourri di coccole che evidentemente, combinate al riposo, hanno risolto la situazione.
Settimana sportivamente "persa", ma che ha avuto un lieto fine: domenica ho portato i bambini per la prima volta a camminare in Val Rosandra :-)
L'occasione è il 30° anniversario del Sentiero dell'Amicizia, che unisce gli abitati di Bottazzo (ITA) a Beka (SLO).
L'idea di percorrerlo tutto è un azzardo, dato che per i piccoli protagonisti di oggi (Lorenzo, Alyssa, Anna, Francesco, Paolo e Sabrina) si tratta della prima camminata in Valle e il sentiero è impegnativo: già passeggiare dal paese a Bottazzo per loro un'avventura, anche se in buona compagnia, la fatica (quasi) non si fa sentire...
Partiamo con largo anticipo, ritrovo alle 9:30 al parcheggio del teatro: la strada è dapprima asfaltata e, dopo il Premuda, inizia lo sterrato. Tra due chiacchiere e qualche foto il sentiero scorre, come scorre la Rosandra un pò più in giù di noi...
Alle 11:00 siamo a Bottazzo gremita di gente che presenzia alla commemorazione: c'è la banda e un bel clima di festa!
Una sosta per mangiare qualcosa e poi via, si torna indietro...
 

mercoledì 16 marzo 2011

ma si può?

settimana di ferie (forzate) che andrebbe anche bene... da domenica piove, diluvia, cessa ma poi ricomincia (una schifezza!) ma, in ogni modo, sono frema per un crampo!!!
sembra incredibile, e invece...
Lunedì sera in piscina oltre a Giuliana, Stefano e Caterina c'era anche Enrico che si è gentilmente offerto di darci qualche dritta per i vari stili: riscaldamento e poi un paio di vasche delfino: qui di lavoro da fare ce ne è davvero, poi rana le ginocchia troppo separate, dorso ok, stile lavoriamo sulla presa in acqua...
non so se è stato il delfino, al quale non sono abituata, o se ero stanca per la gara del giorno prima, o chissà cosa, ma sento un crampo al polpaccio. Finisco la vasca solo braccia e sembra tutto ok. dopo 50 m invece mi parte un crampo a tutto il polpaccio che sembrava il muscolo volesse staccarsi e saltar via. CHE MALE!!! Stefano mi da dovuto tenere il piede per farmi stender la gamba.
Risultato? son passate quasi 48 ore e ancora quasi zoppico, il polpaccio fa troppo male  .... ma si può?
ed io che avevo un sacco di programmi per questa settimana: andare a correre "di giorno" senza l'assillo dell'orologio per gli orari, di rispolverare la MTB e chissà ancora cosa...
Mi massaggio col muscoril e son dolori: accetto consigli di ogni genere :-) 
... ma non ditemi di stare alla larga dalla piscina :-P

domenica 13 marzo 2011

Gemina Run

Si apre con questa gara l'edizione 2011 del Trofeo provincia di Trieste e c'è un'aria festosa: incontro un sacco di facce note, si scambiano i saluti e due parole così si inganna l'attesa della partenza, appena alle 10:00 mentre freddolosamente attendiamo lo start (ca 10°C e un pò d'arietta).
E' tutto più facile quando si corre una gara per la prima volta: non ci sono edizioni precedenti con le quali confrontarsi nè aspettative da disattendere...
Son certa che questa leggerezza, dal punto di vista emotivo la sento eccome; il percorso lo abbiamo provato in allenamento, quindi BISOGNA parire piano, c'è subito una salita in asfalto che ci porta all'imbocco del percorso sterrato e all'incirca al terzo km una seconda salita impegantiva. Il resto è, come da dépliant, sterrato ondulato che richiede un pò di attenzione per l'appoggio (caviglie mie!) perchè i sassi sono piuttosto grandi e mobili... Cerco di non risparmiarmi e, pensando alle parole di Davide dopo Gorizia, di non presentarmi all'arrivo con un viso troppo "riposato"!
Il percorso, che sulla carta doveva essere di 7,89 a parere unanime di tutti i partecipanti col  GPS è di un chilometro più breve :-| ...!
Una volta arrivati decidiamo di non attardarci per le premiazioni, tanto nei primi tre di categoria siamo sicuri di non esserci... Invece poco fa, guardando la classifica, con sorpresa scopro che sarei rientrata in premiazione, in quanto terza TF! strano davvero, evidentemente non hanno partecipato in tante, o quelle forti dell'altro anno sono passate in MF35...

venerdì 11 marzo 2011

altro che esplorativo...

... mi son proprio persa!
Parto con l'intenzione di ripetere un percorso che mi aveva insegnato Andrea più di un anno fa, un bel circuito sterrato a Opicina, interessante perche possibile raccordo con altri percorsi già noti. Infatti il sentiero, l'aprile scorso lo avevo anche inserito nel lunghissimo pre maratona, che il 16 aprile mi ero fatta tutta sola....
Ma oggi non c'è stato verso: bene fino al sottopassaggio, credo di dover girare a sinistra, (e sarebbe la strada giusta) faccio un bel pezzo, ma poi torno sui miei passi. Ok, allora dal sottopassaggio a destra, ma anche questa non mi sembra la strada giusta! infatti arrivo alla ciclabile di Trebiciano, ma dovrei sapere come riprendere la via...

solo quando arrivo a casa mi rendo conto del problema: poco dopo il km 6 non son potuta andare avanti perchè c'era una rete che bloccava l'attraversamento stradale, e così ho dovuto cercare sentieri alternativi... quindi son finita in un vicolo cieco, e mi son messa a caminare tra rovi e cespugli, per ritrovare un sentiero segnato :-/
La cosa positiva è stata che, dopo due anni dall'acquisto, oggi è stata la prima volta che ho usato la modalità mappa del garmin per ritornare all'auto, dato che fra una strada sbagliata e l'altra avevo perso completamente il senso dell'orientamento (che in realtà NON HO!!!)

mercoledì 9 marzo 2011

alba

prima uscita del 2011: era già qualche mattina che al risveglio, vedendo il cielo già così luminoso, mi saliva la voglia di riprendere l'abitudine dell'estate scorsa dell'allenamento all'alba, prima della sveglia dei bambini, prima di andare al lavoro...
Start sul garmin alle 6:16 per 11 km di "buongiorno" che poi dura per 24 ore: l'alba qui è dolce, la luce è fresca, tenue: il sole sorge non dal mare ma da dietro l'altipiano: il cielo passa dal blu sullo sfondo, ad un celeste che si tinge di rosa, e di rosa si colorano anche i riflessi delle onde del mare.
Uno spettacolo che mi mancava, così come la senszione di benessere che regala la corsa al mattino, per affrontare meglio gli impegni della giornata...

domenica 6 marzo 2011

33^ Maratonina Isontina Transfrontaiera - Gorizia

Le premesse le avevo anticipate nel precedente post: partecipazione "in automatico" a una gara in programma, anche se la "voglia" è un elemento altamente latitante...
So di non essermi preparata, ho corso davvero poco nelle ultime settimane (soli 100 km al mese in sei uscite in gennaio, e 6 in febbraio :-O) con corse prevalentemente lunghe ma su sterrati e a ritmo blando. Per cui mi trovo un pò spaesata, 21 km di puro asfalto da tirare non credo proprio di farcela, e il blocco è sicuramente più mentale che fisico: ho già provato a scoppiare in mezza, a non farcela e dover trascinarmi per arrivare, e sinceramente oggi non ne ho voglia...
Premonitore il sogno di Davide, che quando con Stefano lo passiamo a prendere alle 7:30 dice d'aver sognato che invece di andare a Gorizia per la mezza, cambiavo i programmi della comitiva e trascinavo tutti sul monte Nanos!
Questo per dire che ho faticato a trovare in gara un ritmo da tenere costante, nei primi 10 km il ritmo altalenava alla grande; all'undicesimo ho trovato una ragazza che conosco e mi ci sono accodata, salendo sul treno del suo ritmo e facendomi portare fino all'arrivo.
Potevo azzardare di più? forse si, ma questa mezza va archiviata così...

lunedì 28 febbraio 2011

esplorativo Gemina...

Negli ultimi due anni il Trofeo Provincia di Trieste è sempre cominciato con una campestre: nel 2009 a Basovizza, nel 2010 al Villaggio del Pescatore... quest'anno il calendario propone la "Gemina Run". 
Il percorso non è indicato nel volantino, ma in vista della gara in calendario per il 13 marzo, il gruppo esplorativo è presto formato: Marcello, Davide, Stefano e Alessandro, e quest'ultimo ci porta al punto di partenza (con tanto di tabellone e indicazioni). Giunti sul posto ci accorgiamo che il percorso è ben segnato da evidenti cartelli gialli!
Il percorso è uno sterrato ondulato che porta dalla frazione di Ternova Piccola a Sgonico: costeggiamo prati, case, allevamenti e anche qualche uliveto; la giornata è fredda ma il veno di questi giorni ci ha regalato una piccola tregua.
Domenica prossima a Gorizia correrò la prima mezza del 2011: nessuna aspettativa, potrei quasi definirlo un "lungo in compagnia"...
Nelle ultime settimane gli allenamenti son stati radi e lenti: ho tralasciato completamente gli allenamenti "seri", quelli da tabella, con ripetute, CM e variazioni in favore di poche corse, possibilmente di giorno e in mezzo alla natura. Negli ultimi mesi ho preferito appagare la voglia di salite, di sterrato, di bei panorami all'allenamento fine a sè stesso.
E' buffo, un anno fa seguivo (quasi) pedissequamente la tabella di Pizzolato con 60-65 km settimanali in 4 uscite... ora sento di aver bisogno di "altro", il mio punto di vista si è momentaneamente spostato e l'obiettivo non è di sicuro il miglioramento del tempo ma il piacere della corsa in sè.

domenica 20 febbraio 2011

Lungo panoramico & Saucony

Lungo di febbraio che ancora manca all'appello: oggi è il giorno giusto però! sole invernale e quasi 10°C...
Non è facile trovare un percorso alternativo per tanti chilometri: o faccio la strada costiera fiancheggiando auto che sfrecciano a velocità sostenuta, o prendo l'auto e vado sull'altipiano: aria migliore e natura!
L'idea è però quella di partire da casa, e con una scorciatoia (grazie Andrea!) forse riesco a unire in un unica uscita Barcola & Altipiano per un lungo decisamente panoramico. Lungo da affrontare da sola, quindi il ritmo sarà solo il mio, e visto che sono "libera" di fermarmi a piacimento, mi porto dietro la piccola compatta che inserisco nel porta boraccia al posto dell'acqua: fontane lungo il percorso non mancano.

Da casa mi dirigo verso barcola, e dopo aver macinato 8,2 km sul livello del mare poco prima di Grignano svolto a destra verso la stazione ferroviaria di Miramare. Dietro i binari inizia un sentiero che porta allo stagno di Contovello a Prosecco e dopo 15 minuti e 1,5 km mi ritrovo a 252 metri sul livello del mare! Il Sentiero Natura finisce allo Stagno di Contovello, con panchine e papere, ma ora non è proprio il momento di fare una sosta...
Vorrei cercare un sentiero fatto quest'estate in bici ma dopo essermi persa per un paio di stradine a fondo cieco desisto, faccio dietro-front e mi dirigo verso la cara vecchia Napoleonica. Sembra di essere in centro all'ora di punta: è domenica e le persone a paseggio su questo sentiero panoramico sono davvero tantissime! Faccio slalom tra cani,  passeggini e tanta gente e arrivo fino all'Obelisco di Opicina. Mi fermo spesso per scattare foto e quando da quassù guardo la città, non posso che pensare che per correre sulla Napoleonica ho sempre preso l'auto: guardo le case in fondo, la mia non si vede, è dietro la collina, ma sono davvero lontana da casa e a piedi...
Ecco il Faro laggiù un buon riferimento per capire dove sono: poi tornando lo fotografo anche dal basso...
Nel frattempo la giornata, che inizialmente sembrava soleggiata e serena, ora è velata e tira anche un pò d'aria...
Torno sui miei passi e imbocco nuovamente il sentiero che mi riporta a livello del mare. Devo dire che gli scalini sconnessi e coperti di foglie umide e muschio sono molto più rassicuranti in su che in giù :-S
Ripercorro la riviera di Barcola e, dopo qualche chilometro (intorno al 25mo) inizio ad accusare dei principi di crampi ai polpacci: di certo pago le poche uscite delle ultime settimane e lo scarso allenamento: a tratti cammino, mi fermo per fare un pò di stretching e avere un pò di sollievo alle gambe. Casa mi sembra davvero lontana...
Ripasso sotto il Faro: tutta un'altra prospettiva... :-O
Ultimi chilometri di marciapiede e traffico cittadino e sono a casa, finalmente!


Saucony - Progrid Ride 3
Comprate ormai più di un mese fa, ma tra una cosa e l'altra le avevo provare solo per uscite brevi... dopo 3 anni che uso solo Asics, decido che è ora di cambiare e provare qualcos'altro, anche perchè negli ultimi mesi avevo avuto problemi di vesciche :-(
E l'uscita lunga di oggi mi ha lasciata davvero soddisfatta ;-)

 

martedì 15 febbraio 2011

"taianata"

L'idea prende forma da qui: questa foto, scattata dal Cocusso (precedente post) nella quale il mio sguardo punta verso il monte Taiano. Non lo sapevo con precisione, uno dei monti fra quelli, ma in foto ci è capitato proprio lui, e Andrea pronto a commentarlo come una delle prossime mete da conquistare.
Pronta o no, l'idea prende forma dopo aver sentito Davide e l'appuntamento è presto lanciato: domenica mattina al valico di Pese alle 9 siamo in sei: Agnese, Antonio, Davide, Stefano a piedi e Andrea in MTB! Ancora qualche chilometro in auto fino ad Hrpelje (SLO) a 500 m s.l.m. e si parte in leggera e costante salita per arrivare a quota 1.028 m verso la sommità del Monte Taiano.
L'unico grande assente in questa bella domenica di sport è il sole: quello della settimana prima è solo un ricordo, anche se le previsioni che minacciavano pioggia non si concretizzano, se non per pochi minuti quasi all'inizio della salita. Per arrivare in cima (la nostra meta è lo strudel che servono al rifugio :-P) ci vogliono poco più di 9 km. La pendenza è dolce e permette di salire chiacchierando. Il cielo è grigio, non fa particolarmente freddo in partenza mentre negli ultimi chilometri le cose cambiano sensibilmente: quando usciamo dal sentiero nel sottobosco ci si trova in una radura e qui il vento si sente eccome; come se non bastasse  fa capolino anche una fitta nebbia che ci avvolge e ci lascia una visibilità ridotta di pochi metri.
Altro che panorama a 360° dalle Apli all'Adriatico...

Mentre ci scaldiamo con un tè e gustiamo l'ambito dolce,  scambiamo quattro chiacchiere al caldo decidiamo di non rifare lo stesso percorso per il ritorno, ma di chiudere un anello che ci riporterà all'auto passando per Podgorje: quindi discesa assai più ripida (in 5 km ritorniamo alla quota di partenza :-S), un pò di sentiero ondulato alla base del monte, con lo sguardo che volge alla Croazia, a poche centinaia di metri da noi, quindi ancora un piccolo strappo in su e la fatica è terminata.
Una volta all'auto i saluti e in cuor mio la promessa di tornare qui quanto prima per prendere i colori e la vista di una natura che oggi pudicamente ha tenuto per sè tutto il suo splendore...

domenica 6 febbraio 2011

fuga dal circuito

La mattinata decisamente poco podistica deve essere recuperata! il sole splende alto nel cielo e i dodici gradi invitano davvero a stare all'aria aperta e a correre... approfitto dell'ora di pranzo per recuperare e chiudere i conti con una corsa di qualche settimana fa: come si fa ad arrivare in cima ad un "punto panoramico" e non vedere il panorama causa nebbia?!?!?
La partenza di oggi è quella di tante corse, il parcheggio del Bosco di Basovizza, ma dopo poco più di un km sul solito circuito devio verso la strata asfaltata che porta all'ex confine di stato di Lipiza e dietro al Casinò giro a destra: qui inizia la salita sterrata che si inerpica fino alla sommità del Monte Cocusso. La salita è abbastanza ripida, rispetto il versante che sale da Pese questo è più impervio e breve: del resto prima arrivo su meglio è o no?
Ci sono davvero tantissime persone che affrontano l'ascesa a piedi, o che ormai fanno già rientro; la strada è quasi interamente nel sottobosco, larga e ben segnata ma ombrosa: arrivare in cima è indescrivibile, per un pò non riesco a tenere gli occhi ben aperti, sono inondata dal sole :-) in cima c'è il mondo, tante famiglie fanno pic-nic sul prato e il rifugio è pieno zeppo: davvero un bel modo per godersi la domenica.
Resto un pò al sole, poi cerco la strada dalla quale eravamo venuti con Davide la volta precedente per cercare lo scorcio dal cocuzzolo italiano del monte (ma qui pecco in senso di orientamento e rinuncio :-S) e quindi mi incammino nuovamente sui miei passi, rifacendo il percorso all'incontrario.
Una piacevole sensazione di evasione quando ritorno sul "solito" circuito (qui sotto) che chiudo ritornando poi all'auto, paga per il pieno di sole e il fantastico panorama che ho ancora negli occhi...