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martedì 20 gennaio 2015

Lanaro Granfondo 2015

Gara che non ha bisogno di tante presentazioni, già corsa nel 2011 e nel 2014:
Sabato sera, mi fa un pò strano, ma è così: emozione pre gara e ho difficoltà ad addormentarmi!
Mille pensieri, di certo non facendo più gare penso a tutte le cose che spero di essermi ricordata, ripasso mentalmente il contenuto della borsa, il cambio, la borraccia, il marsupio per la gara... e poi, cosa devo mettere nella sacca da trovare all'arrivo...
La mattina mi sveglio comunque tre  quarti d'ora prima della sveglia, e cosi faccio un ultimo ripasso con calma :) E' ancora buio, ma le previsioni indicano una bella giornata di sole, cielo sereno e temperatura mite. 
alle 7:40 siamo a Sagrado, alle pendici del Lanaro per recuperare Catena e Roberto, in trasferta da San Donà di Piave, ormai partecipanti affezionati ai trail nel  nostro Carso! :)
Giusto in tempo per arrivare a Moccò, ritirare pettorale, cambiarsi, depositare le borse e salutare i tanti volti amici: alle 9:15, dopo la partenza dei bikers, è il nostro turno!
Parto in coda al gruppo, in compagnia di Elena e Ketty, niente riscaldamento, inutile per me che parto piano e piano proseguo.... :P   del resto sono o no un'estimatrice del panorama carsico!? :D
La ciclabile sale dolcemente fino alla deviazione a sinistra, che porta a Pese attraverso un sottobosco fangoso.
Quando arrivo oltre la chiesetta il sole scalda abbastanza e decido che è il momento di togliere i manicotti: soluzione niente male, ero incerta sull'abbigliamento ma finirò il resto della gara in maniche corte senza pentirmene.
I chilometri ora scorrono veloci, mi ritrovo sul percorso che avevo provato sabato scorso (Pese-Monte dei Pini) e mi sento davvero bene; purtroppo a Basovizza vedo Alessandro fermo, il suo ginocchio non dà pace e si deve ritirare :(
Continuo da sola, e una ragazza dietro di me chiede fra quanto ci sarà il ristoro; le rispondo a Fernetti, ben oltre a metà gara, l'unico supporto. Ho mezzo litro nella borraccia e devo farmela bastare, che con il sole e il caldo mi pento di aver lasciato in armadio lo zainetto coi due litri di sacca idrica!
Scorre il bosco, Basovizza, Monte dei Pini, passiamo accanto l'abisso di Trebiciano, gasdotto e spremo l'ultimo goccio d'acqua: mancano un paio di km e conto di fare il pieno :)
Pare un brutto scherzo sentire la signora al ristoro dire che sta aspettando il furgone con l'acqua: "che hanno finito tutto!" :(
Ci resto malissimo, ci contavo... riprendo a correre e mi viene in contro un signore con una bottiglia d'acqua, presa dal bagagliaio della sua auto: GRAZIE!!!! che fortuna, mi torna il sorriso, lo sguardo pieno di gratitudine e proseguo verso il Lanaro.
Quando sbuco dallo sterrato e intraprendo l'unico tratto di asfalto, che porta dal stagno di Percedol alla strada dei poeti, vedo più di qualcuno rallentare o camminare. Tutto sommato sono contenta, nonostante sia  stata poco bene nell'ultimo mese e debba ancora smaltire l'antibiotico, durante la corsa mi sento bene.
In effetti in queste ore mi sono sentita più di qualche volta col sorriso stampato sul viso; non c'è nulla da fare, non riesco a gestire la cosa diversamente: devo correre e godermela!
Ancora chilometri ondulati di sottobosco, una prima salita tosta, poi ancora saliscendi per recuperare... rimango colpita dal gesto del ragazzo che mentre corriamo si china a raccogliere le carte del gel lasciato da qualche concorrente "distratto"... purtroppo se ne vedono lungo il percorso, e gli dico che sicuramente sarà cura dell'organizzazione ripulire percorso e balise a fine gara: ad ogni modo bravo, bel gesto comunque!!
Quando arrivano le terribili rampe finali, mi viene in mente il Monte Carso, la sfida delle Vie:  penso sia un'ottima scuola ma l'allieva non è assidua come servirebbe! Mi piacerebbe vedere come filano su i primi; a me non resta che mettere le mani ai fianchi e, con molta fatica, mettere un passo avanti l'altro...
Ancora gli ultimi ciclisti che spingono a mano le  MTB, durissimi questi ultimi metri, ma la voce dello speaker si sente forte e ci siamo davvero: spettatori ai lati nell'ultimo tratto, incitamenti preziosi, felicità e soddisfazione averla finita, di nuovo!
In cima sono già arrivati Catena, Roberto, Davide, Enrico, Maurizio, Riccardo, Enzo (unico kdk a finire la gara).
5 minuti in trance per capire dove sono, mi cambio e poi aspettiamo le premiazioni, dato che Catena, pur appena rientrata da quasi due mesi di infortunio, è terza di categoria: BRAVISSIMA!!!
Pranzo in agriturismo, tra vino, chiacchiere podistiche e non; un paio d'ore più tardi si torna a casa, a togliere un pò di fango dalle scarpe e riporre dentro sè una nuova soddisfazione...


classifica

mercoledì 7 gennaio 2015

nordic e trail

Prima uscita di nordic walking dell'anno con Paola, Stefano e Fulvia (new entry dai kdk!!) e altre 17 persone! ... non so se ho mai fatto un'uscita con un gruppo cosi numeroso e allegro!
Sarà stata l'aria frizzante, la temperatura sotto lo zero, il percorso movimentato, lo spumante con gli stuzzichini per il brindisi... chissà?! ad ogni modo la serata si è scaldata tra chiacchiere e risate.
Il giorono dopo ritorno sul monte Carso, partenza da Jama, per proseguire in altipiano verso Beka. Il sole splende, velato da una leggera brezza e la temperatura è pungente.
19 km di corsa e camminata in salita, con il rientro il valle su sentieri un po' tortuosi alla ricerca di nuove varianti , per poi tornare sui miei passi e finire a Botazzo: da qui classico sentiero per rientrare a Dolina.

sabato 3 gennaio 2015

Buon 2015!

Post d'apertura d'anno e corsa propiziatoria del primo gennaio: nonostante i festeggiamenti "leggermente frizzanti" della sera prima, alle 8 e spicci sono in Napoleonica per assaporare questo nuovo anno. Il silenzio nel sentiero è surreale, mi stupisco dell'ambiente ovattato che mi circonda.... in giù lo sguardo corre sulla città addormentata e solo verso le 9 incrocio un signore a passeggio col cane...
Otto chilometri sono in saccoccia, ma... ho ancora un pò di tempo a disposizione e in lontananza vedo il monte Carso: ormai il riscaldamento l'ho fatto, non mi resta che spostarmi in Valle e inaugurare la prima salita del "monte Carso Attack" con la variante della partenza non da Jama ma dalla sorgente Zgurenc.
Altro bellissimo panorama, stesso oggetto ma prospettiva più arretrata:
Un inizio d'anno niente male :)