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giovedì 31 dicembre 2009

Auguri


chiudo l'anno...

... con una corsetta che, a posteriori, potevo risparmiarmi!
Ieri rimpatriata con amici di un tempo, bella serata e ottima cena a base di misto mare rigorosamente fritto, tutto ben annaffiato da abbondante tocai, + quantità eccessiva di cointreau... beh, forse questa mattina alle 6:15 sarebbe stato meglio  girarsi dall'altra parte e continuare a dormire!
... ma gli accordi li avevo già presi per correre presto sta mattina e quindi?  7 km a barcola sono andati, ora vado a immergermi in una tazza di Brioschi!

lunedì 28 dicembre 2009

...novantadue?

Come per i bambini con la scuola, in questo periodo natalizio anche il mio corso di nuoto è in vacanza.  Ma se a gennaio non voglio colare a picco alla prima lezione, mi sono imposta di andare a nuotare almeno una volta per settimana. L'appuntamento è per le 20:15 con Francesca, 10 minuti di "babezzi" per aggiornarci sulle feste e relative indigestioni, e via in acqua!
Lei ha il tempo contato, alle 21 scappa per andare a giocare una partita di pallavolo (mi consolo, non sono poi così strana nè l'unica a fare "doppi turni") e resto da sola... per modo di dire.
In corsia siamo in tre, e la cosa mi urta, di solito domenica mattina riesco a esser sola; le prime 10 vasche miste sono di riscaldamento (con la tavoletta), e poi di dieci in dieci alterno stile,  rana e dorso: tutto sommato buone sensazioni, a parte un crampo al piede destro davvero insistente alla 92esima vasca. Eh no!
Mi fermo tiro il piede, ma niente... aspetto ancora un pò, par meglio, riparto: non faccio una gambata e il crampo morde fortissimo! Torno a bordo vasca, prendo il piedone, lo massaggio, lo esorto a farmi finire l'allenamento per andare a casa... ma ancora niente. La vasca 93 l'avrò iniziata 3 volte, sto per uscire dall'acqua con una sensazione di fastidio per le mie 8 non-vasce rimaste lì, ma mi ricordo del getto d'acqua sul fondo della piscina e ci posizioni su il piede: suggestione? massaggio? ho aspettato un pò di più?... non so, ma poi ho finito il mio allenamento e a 100 sono andata a farmi una goduriosissima doccia bollente!

domenica 27 dicembre 2009

esplorativo con Andrea

Era già da un pò che avevo chiesto ad Andrea di accompagnarmi in uno dei tanti sentieri dei quali mi parla quando mi racconta i suoi allenamenti. Abitando su per le alte, per lui è sufficiente uscire di casa e mettersi a correre: verso Basovizza, verso Trebiciano, o verso dove gli pare ...
Considerando che è un runner solitario e dai ritmi decisamente MOLTO più veloci dei miei, oggi mi ha fatto un vero regalo: ho conosciuto una porzione dell'altipiano triestino davvero bella, con sentieri adatti ad allenamenti in tranquillità, lontani dal traffico, dallo smog e con bella natura attorno.
L'unica nota dolente alla mattinata è stata che lui, per stare al mio passo, quasi saltellava al mio fianco, si vedeva chiaramente che si tratteneva dal correre ed a un certo punto mi ha detto che, con 120 bpm nemmeno si stava allenando...! io viaggiavo a 176 bpm e quasi non riuscivo a parlare e rispondevo a monosillabi :-S
Ho cercato di fare del mio meglio, ma direi proprio che dopo 16 km lui non era nemmeno sudato, mentre io avevo bisogno di una bombola di ossigeno!
Grazie Andrea!

sabato 26 dicembre 2009

9 km lungo mare

Oggi correre è una necessità! Il pranzo di Natale ha lasciato pesanti strascichi e mi sento realmente provata....
Una cosa semplice, dritta dritta, tutta costegginado il lungomare triestino: partenza dalla fine della pineta di Barcola e poi via verso il Castello di Miramare. Di solito questo pezzo di costa lo percorro la sera perchè è una passeggiata senza attraversamenti e incroci, tutta pedonale ed è illuminata dai lampioni dalla strada adiacente. Andando di mattina il parco del castello è aperto e così non resisto alla tentazione di attraversare di corsa i giardini e vialetti fino ad arrivare a Grignano; quindi torno indietro.
Anche se non sono uscita prestissimo, la città alle nove è ancora addormentata, in pochi passeggiano ma, quando scendo dalla macchina, vedo dei ragazzi che  montano i windsurf (nella foto si vede il mare poco mosso, ma c'era una costante brezza) e in mare c'erano numerosi canottieri: per molti una mattina di allenamento, come tante...
Come commentare questa corsetta boccheggiante??
Ho un sacco di buoni propositi per l'anno nuovo, questa come le ultime, è una corsa che non mira ad altro se non a "muover le gambe"... l'allenamento finalizzato a "qualcosa" lo sfodero con l'anno nuovo... chissà che uno dei sogni nel cassetto non si avveri nel 2010!

venerdì 25 dicembre 2009

Vigilia sulla Napoleonica

Per tutti i triestini è "La Napoleonica" (e anche la gara della coppa trieste che si corre a giugno su questo sentiero porta questo nome) - ma il nome ufficiale è "Strada Vicentina"- che unisce il santuario di Monte Grisa a Prosecco all'Obelisco di Opicina ed è una strada panoramica abbastanza a strapiombo sul mare con fondo di ghiaia e pendenza abbastanza regolare (da Opicina si scende a Monte Grisa); dal santuario parte anche la via crucis quasi parallela all'altra, che è asflatata, fino a poi perdersi in un sentiero che attraversa il bosco nel quale si alternano saliscendi più o meno impegnativi.

Ieri non avevo scuse di sorta: la neve è sparita e la macchina fotografica è rimasta al calduccio a casa; i tempi sono strettissimi, devo ancora prendere tanti regali, le ultime cose al supermercato ed essere a pranzo da mia mamma per recuperare Anna e Paolo.... quindi?
7:45 passo a prendere Stefano e la Napoleonica si fa di corsa: 1 giro solo, il tempo è tiranno, ma come è dura!
L'ho fatta altre volte con migliori sensazioni, la giornata oggi è coperta, per fortuna non piove, in lontananza le nuvole a banchi assumono tutte le sfumature del grigio e sono tagliate da un solo raggio di sole. Il pezzo che mi uccide non sono tanto le 3 salite più ripide dentro il bosco alle quali presto segue una rigenerante lunga discesa, quanto il ritorno che è tutto in continua leggera salita...

domenica 20 dicembre 2009

corsetta bianca

Questa mattina il cielo era terso, senza nuvole e con un sole davvero troppo invitante: impossibile resistere alla tentazione di una sgambata su per le alte, anche perchè non volevo assolutamente perdere lo spettacolo della Napoleonica imbiancata dalla neve caduta ieri.
Passo a prendere Stefano e lo avviso subito: più di una corsa, questo sarà un servizio fotografico!
La neve è solo un leggero velo, quel tanto che dà la sensazione di calpestare un morbito tappeto, e il paesaggio di sempre diventa magico per l'insolito candido manto...
Stefano dice che oggi ero davvero raggiante, credo che dalle foto si veda il mio sorriso soddisfatto per aver recuperato la corsa persa ieri ;-)

sabato 19 dicembre 2009

Nevica...

... ma non solo! Infatti con la neve non avremmo rimandato l'uscita imbiancata, ma i gradi sull'altipiano sono -7°C e la bora arriva a raffiche ben superiori ai 100 km all'ora...
Oggi -con Anna e Paolo tanto stupiti per i tetti bianchi delle case di fronte che han trovato al risveglio-  non mi resta che godermi l'inusuale spettacolo dei fiocchi bianchi che danzano davanti alle nostre finestre.
Ecco qualche immagine della mia città:


venerdì 18 dicembre 2009

doppio turno

Prima mattina, solito appuntamento in acqua alle 7:15 per il corso di nuoto: dopo la lezione di oggi posso pubblicamente dire che ho un conto aperto con le virate! Un giorno devo andar per conto mio e farne tante finchè, o mi gira  la testa, o mi riesce qualcosa che non assomigli troppo a una schifezza!!!
...ho bevuto non so quanta acqua...

A ora di pranzo, ho approfittato della bella giornata di sole per ricalcare ancora i sentieri del bosco di Basovizza; questa volta mi ha accompagnata Stefano, così gli ho chiesto di farmi fare una deviazione (sentiero Ressel - strada sterrata verso Sesana - per poi riprendere il bosco) e chiudere tirando un pò l'ultimo km.


Davvero bella mattinata all'insegna dello sport, se poi aggiungo che alle 10:30 ho assistito all'ultima lezione di Anna in piscina: lei era davvero contenta di vedere me e la nonna a guardarla dalle gradinate, e non posso dire il mio orgoglio per come nuota il mio pesciolino.

mercoledì 16 dicembre 2009

Il Bosco di Basovizza

Quello di Basovizza è il primo (e per ora anche l'unico) tratto di sentieri nei boschi dell'Altipiano sopra Trieste che conosco a memoria e, dato il mio senso dell'orientamento molto prossimo allo zero, l'unico nel quale non mi perdo più! (in reltà guardando con attenzione la mappa si vede che per pochi metri ho sbagliato strada, ma mi son presto "ritrovata"...!)
Oggi, arrivata su, la temperatura esterna era di -1°C, ma questa volta ero equipaggiata a dovere: fascia, guanti, giubbino antivento... ma faceva freddo lo stesso, per i primi metri. Dopo il giro di riscaldamento  stavo bene e ho tolto i guanti, anche perchè dentro il bosco il vento è praticamente assente e solo in due punti più esposti si sentono le raffiche di bora. Dopo il rettilineo iniziale parte il circuito, sono 3 km scarsi e si vede proprio chiaramente dai lap del gps che l'inizio è in leggera salita poi è pianeggiane e finisce in lieve discesa (1° giro=lap 2,3,4 e così via).
Il percorso, il paesaggio mettono in pace me stessa e il resto del mondo: ho incontrato un paio di podisti e qualche persona a spasso col cane: è sempre un piacere, un cordiale saluto, un sorriso o un gesto del capo. Il silenzio è ovattato, i passi rimbombano e danno un ritmo che accompagna il respiro affannoso. Non bisogna sottovalutare il "rischio" di incontrare qualche capriolo, sorpreso quanto me dell'inaspettato vis-à-vis...
Correre oggi è stato davvero bello, non tutti i percorsi sono uguali, nè tutte le giornate; guardavo il paesaggio, tra i tronchi degli alberi il sole ormai basso (erano le 14:00!) faceva capolino a tratti, sembrava tutto zebrato, un gioco di luci...
Tornata in auto ho preso la macchina fotografica, anche se l'istantanea non rende proprio l'idea: questo è un tratto lato strada, il bosco dentro è come nelle altre due foto qui sotto, ma gli scatti sono di ottobre: le foglie verdi ormai sono solo un lontano ricordo!


lunedì 14 dicembre 2009

ripiego

Con un solo grado fuori e raffiche di bora fra gli 80 e 100 km/h questa sera ho scelto volentieri di andare in palestra saltando l'allenamento di corsa del lunedì. Il corso è gradevole, un pò di aerobica con qualche  coreografia facile facile, poi tonificazione GAG: quelle cose che, se fossi + brava, farei anche da sola a casa...
Intanto, per i prossimi giorni,  ho portato il tappetino da dentro l'armadio a dietro il divano: il passo successivo sarà srotolarlo a terra e farci qualche esercizio su...

domenica 13 dicembre 2009

Lento Lungo

Domenica, come spesso accade, è la giornata dedicata al lungo; questa è stata una giornata invernale da manuale: fredda, con vento e senza nuvole in cielo.
La strada scelta è la napoleonica, anche se forse con tutti i saliscendi non è proprio molto indicata per un tranquillo lungo; del resto il panorama mozzafiato vista mare e la sola natura intorno hanno il loro bel peso nella scelta...


Per realizzare i 18km ho fatto 2 giri della strada napoleonica (da Monte Grisa verso l'obelisco di Opicina, salita sterrata e via crucis al contrario) e poi gli ultimi 5km su asfalto verso l'abitato di Prosecco e ritorno all'auto.
Oggi il clima era davvero invernale: alle 8:00 i gradi erano solo 2 e il vento a tratti fastidioso. Ormai sul carso gli spendidi colori autunnali sono spariti, le foglie rosse e gialle sono tutte cadute a terra e come un tappeto soffice attutiscono i passi; sono rimasti solo i rami spogli, marron scuro quasi nero in forte contrasto con l'erba verde brillante: che peccato non aver portato la macchina fotografica!

giovedì 10 dicembre 2009

"allenamento fotocopia"

Questo è un allenamento che di solito faccio da sola: l'anello di pavé che circonda il Sincrotrone è lungo 2 km e faccio 1 giro di riscaldamento, 1 tirato, 1 di recupero e l'ultimo con quel che c'è!
Dopo una giornata intera passata in ufficio davanti al computer le mie gambe imploravano di sgranchisi; non sembrava tanto freddo in città e così avevo proprio voglia di correre a Basovizza. Non ho considerato che alle 20 passate sull'altipiano la temperatura era decisamente + cruda che in città...
4°C sono pochi, non avevo i guanti e le mani hanno iniziato a scaldarsi solo verso la fine.


 La cosa strana è che ci sono andata con Stefano, e non so se è più utile il fatto che  mi tirara in salita, o dannoso che mi distrae chiacchierando: per lui il ritmi è troppo fiacco, ma io finisco senza fiato!!!

martedì 8 dicembre 2009

Maratonina di Buja (... così doveva essere ...)

Da quando ho saputo dell’esistenza di questa gara l’ho messa subito in calendario perchè mi sembrava davvero speciale: paesaggio collinare con borgate, vitigni,  radure e se, come immortalato nelle foto di qualche edizione precedente, la giornata è serena l’aria è tersa e frizzante e la luce del sole davvero splendente. Così speravo che fosse.

Oggi però alle 7:15 quando passo a prendere Stefano la pioggia cade leggera e con sconforto notiamo che lungo la strada la situazione non migliora, anzi: rinforza!
Ritiro pettorali sotto la pioggia, cambio in auto sotto la pioggia, sparo di partenza sotto la pioggia.
Iniziamo così questa nuova avventura: non siamo riusciti a riscaldarci prima della partenza e quindi decidiamo di partire davvero piano: il fondo è a tratti sterrato (ghiaia, fango, foglie e pozzanghere in quantità), a tratti si torna in carreggiata per correre su asfalto e questa alternanza di presenta più volte lungo il percorso.
Quando passiamo il cartello dei 5 km non credo ai miei occhi: non può essere, il mio garmin ne segna appena 2,  mi confronto con Stefano e anche lui è perplesso; all’inizio credo che il cartello si riferisca ad un secondo passaggio per lo stesso punto, ma durante tutto il percorso noto la discrepanza di 3 km circa tra il mio percorso e la segnaletica di gara.
Passato da poco il 2° km Stefano mi saluta, il riscaldamento per lui è finito e prende il suo ritmo; io resto sola, ma non per molto: dopo qualche chilometro mi affianco a tre “muli” di Azzano X che cordialmente e con simpatia mi scortano per un pò, facendo davvero volar via la strada mentre raccontano aneddoti e ricordi di quando, studenti universitari abitavano nella  mia città. E’ un bel modo per non pensare alla fatica e alle scarpe tanto pesanti inzuppate d’acqua che sprofondano nel fango.
Il percorso è collinare, l’altimetria - lo sapevo- è impegnativa e questo resta comunque un percorso non confrontabile con atre mezze, tanto più che al traguardo (neanche a dirlo sotto la pioggia) abbiamo la conferma dell’ errore di percorso; si tratta quindi di una 18 km.

Peccato davvero, mi sarebbe piaciuto farla tutta, mettere un’altra mezza nel bagaglio delle mie esperienze, ma questo indica soltanto una cosa: dovrò per forza esserci il prossimo anno, per fare 21,097 km e sperare in una tersa giornata di dicembre, nella quale fa capolino un timido sole ad illuminare la natura invernale.

Nota per il mio polpaccio: il fastidio si è presentato, ma per fortuna è rimasto a livello fastidio e non è arrivato al dolore. Speravo sparisse dopo una settimana di stop, e invece al 9°km ca...

lunedì 7 dicembre 2009

1 ora e 2'

il tempo di ammollo di oggi: quello necessario per le mie 100 vasche:
10 stile - 10 rana - 10 stile - 10 rana - 10 dorso - 10 stile - 10 rana - 10 sitle - 10 rana - 10 stile
alla 75° un lieve crampo al polpaccio sinistro, mentre alla 100esima mi son spinta troppo dal bordo e il crampo mi ha preso le dita e il piede destro.

Questo è il diversivo alla corsa pre-gara di oggi, con la speranza che sia di buon auspicio per domani...

venerdì 4 dicembre 2009

CIRCO!

Qualche settimana fa avevo chiesto a Federico se, entro la fine del corso, ci avrebbe insegnato a virare...
Non so se grazie al mio spunto o, come ha detto lui, "visto che oggi siete solo in due", un sacco di capriole (in avanti e all'indietro) non ce le ha risparmiate nessuno, e credo d'aver abbassato il livello della piscina, tanta l'acqua che ho bevuto...
Prima ha iniziato a farci provare la virata tutta intera ma poi, dato che non ne venivamo proprio fuori, l'esercizio è stato 1 capriola ogni 3 bracciate stile (sia avanti che indietro).

Per finire in bellezza la lezione, abbiamo anche provato i tuffi a testa dal trampolino, della serie: "oggi Federico voleva vedere uno spettacolo circense"!

Allego un link con la simulazione di quello che, prima o poi, spero di riuscire a fare...

http://www.youtube.com/watch?v=05M0TAEkM9s

mercoledì 2 dicembre 2009

allunghi?


Oggi avevamo in programma sterrato con allunghi in salita, la strada è quella che da Basovizza porta a Sesana, e dopo tanti giorni di pioggia oggi finalmente è uscito il sole: l'aria è frizzante e pizzica la pelle.
Non so se è stato un movimento di stretching azzardato lunedì sera, o cos'altro, ma da ieri avvertivo un leggero fastidio alla caviglia/polpaccio posteriore destro. Cosa fare di meglio che correrci su? beh, ora mi ritrovo quasi zoppa e con un abbondante impacco di argilla e domopak!
Mi sembra perfetto in vista della Mezza di Buja di martedì prossimo...
... non mi resta che incrociare le dita...

p.s. in fondo non chiedo tanto al mio corpo: "lasciami solo la gioia di correre..." chissà perchè troppo spesso non è d'accordo?

lunedì 30 novembre 2009

11 km per cominciare...

Così inizia questa nuova avventura: quacosa di + di un nuovo compagno di corse....
Oggi con Maurizio abbiamo corso e chiacchierato (principalemte LUI per evidenti problemi di fiato!) per barcola, dal bistributore di roiano al bivio e ritorno.
Siamo stati fortunati perchè ha iniziato a piovere quando ormai eravamo allo stretching finale.

Ora: 3 uscite settimanali di corsa sono effettivamente il minimo sindacale, ma tra bimbi, lavoro e impegni famigliari come fare a "rubare" qualcosa di più?

sabato 28 novembre 2009

doveva essere un LL ...

Oggi con Stefano avevamo in programma di svolgere un LL... ma già dai primi chilometri sento che "non è giornata"; ecco gli eventi avversi:
  1. pioggia
  2. strada sterrata con effetto "ventosa" sulle suole delle scarpe
  3. non corriamo dalla mezza di domenica scorsa
  4. già dopo pochi km di bosco mi sento decotta!
Pertanto decidiamo che sarà un poco onorevole ML, giusto per far girare le gambe.
All'andata Stefano mi propone uno scatto per "spezzare il ritmo", al ritorno le scatto è proposto sulle brevi salite.
Ripeto, oggi le sensazioni non sono delle migliori, le gambe mi sembrano pesanti e legate...
In realtà ho molte aspettative per lunedì, mi par di "girare  pagina" e ricominciare da zero...


 Dei 4 lap, solo l'ultimo è su asfalto, quando siamo sbucati fuori all'altezza del confine di Basovizza, fino all'auto.

venerdì 27 novembre 2009

delfino

Questa mattina in vasca con Francesca non abbiamo avuto problemi a "sentir freddo": dopo le solite vasche di riscaldamento Federico oggi ci ha fatto iniziare qualche esecizio per prendere confidenza con lo stile... in particolare:
  • solo gambe con la tavoletta
  • gambe delfino e respiro rana
  • gambe delfino respiro una bracciata stile, una rana, una stile dall'altra parte, di nuovo rana e così via...
  • riposiamo per 3 vasche rana
  • proviamo il tutto per  3/4 bracciate complete
La sensazione è quella di "buttarea a casaccio" braccia e gambe, mi sento lontana anni luce da un movimento armonioso e sciolto... staremo a vedere!

martedì 24 novembre 2009

ore 7:15

Oggi Federico ci ha dato proprio il "buongiorno"!
dopo le "4 vasche a piacere" ci ha dilettati con i suoi soliti esercizi impossibili...
In particolare, terribile è stato:
2 vasche rana solo braccio destro e solo gamba sinistra, quindi altre due inverse!
3 vasche dorso doppio e gambe rana
1 vasca muovendo SOLO i polsi!!!

Tra l'altro oggi sentivo ancora le gambe affaticate, e avevo molto meno fiato del solito: un disastro!

domenica 22 novembre 2009

Mezza di Palmanova: resoconto di un anno.

Questa è una gara che aspettavo da quasi un anno; era novembre 2008, un pomeriggio Igor mi racconta della SUA mezza di Palmanova, è sorridente ed entusiasta. In cambio gli racconto delle mie prime uscite in bosco a Basovizza, 3 o 6 km di corsa fatti a ritmo davvero blando, ma per me rappresentano qualcosa: è l’innamoramento alla corsa, che cresce ogni giorno e che mi porta a uscire di sera, col buio, con la bora o con la pioggia per allenarmi.
Oggi posso considerare chiuso il mio primo anno “di corsa”: a febbraio l’iscrizione a una Società, le gare del trofeo della mia Provincia, a maggio la prima mezza...
Ogni gara è un’avventura, qualche volta si chiude con soddisfazione, altre con un pò di rammarico, ma sempre con la sensazione di aver cercato di dare il massimo.

Queste le premesse per dire che per me Palmanova rappresentava più di una semplice gara: per me è quello che solo un anno fa mi sembrava un sogno lontanissimo.
Ed invece oggi ho corso la mia quarta mezza: l’obiettivo si incorre, ed è sempre quello di rubare qualche minuto al precedente tempo.

Forse perchè tutti hanno obiettivi di risultato su questo percorso -davvero scorrevole e senza dislivelli-, forse perchè a Pordenone in ottobre le sensazioni erano state davvero ottime, oggi avevo in mente di osare un po’ e di provare a correre a un ritmo più veloce: mi son fatta coraggio e l’imperativo è stato: “guai a scendere sotto i 5:30!”.
E’ stato bellissimo: mi sono lasciata trascinare dagli altri, un fiume di colori, una musica fatta dal ritmo delle suole che rimbalzano a terra; quando corro in posti che non conoscono ho la sensazione di appropriarmene istantaneamente: mio diventa ogni pezzo di asfalto che calpesto, ogni campo sul quale poso lo sguardo, i muri delle case ed i visi degli spettatori.

L’obiettivo è raggiunto, una manciata di minuti in meno mi rende davvero soddisfatta; non posso che salutare Palmanova con un appuntamento al quale non mancherò di sicuro il prossimo anno, per tirare le somme di un altro anno di corsa.

sabato 21 novembre 2009



come si fa a non sciogliersi quando Anna, con il visino d'angelo ti dice "è per te mamma!"...

aspettando Palmanova

questa è un'attesa che dura quasi un anno...
era la festa di Alyssa, Igor quella mattina aveva corso la sua mezza a Palmanova e, con l'entusiasmo che perdura dopo la soddisfazione per una buona prestazione, mi ha trasmesso tanto entusiasmo...
Correvo da pochi mesi, pochissimi chilometri, piano piano e con tanta fatica; sentire il racconto della sua impresa è stato il primo input a volgere lo sguardo a imprese competitive...


http://www.marciatoripalmanova.it/

domenica 11 ottobre 2009

Maratonina dei Borghi - Pordenone

Partiamo presto, fuori è ancora buio; quando scendo in strada Andrea è già lì ad aspettarmi (e sono in anticipo!)
Il viaggio scorre veloce, non c'è traffico e chiacchieriamo del più e del meno; entrambi non sveliamo i nostri obiettivi, anche se Andrea mi ha annunciato di sentirsi bene, e sono sicura che punta a limare ancora di qualche minuto il suo personale. In cuor mio, l’obiettivo è quello di scendere sotto le 2 ore, mi sono prefissata di tenere un ritmo intorno a 5:30, dovrei farcela!
Arriviamo a Pordenone alla 8:10, siamo tra i primi a ritirare la sacca e il pettorale, in una città ancora addormentata in questa silenziosa domenica mattina. Troviamo con un po’ di difficoltà un bar aperto, la voglia di caffè è tanta; sopra pensiero e con un automatismo acquisito ordino un "nero lungo" e un avventore mi smaschera subito: “sei di Trieste, vero? attenta che ti servono del vino!"... arrossisco, mi son fatta riconoscere, uffa! Il caffè è buono e fa il suo dovere: mi scalda un pochino e mi toglie quel torpore che ho ancora addosso.
Quando usciamo dal bar le strade intorno a piazza XX settembre sono animate da podisti, chi già in abbigliamento da gare, chi ancora in tuta; ovviamente mi sono portata dietro mezzo armadio: pantaloncini corti o a 3/4? Canottiera o maglietta? Il sole risplende in cielo e non c’è l’ombra di una nuvola intorno, l’aria è frizzante ma presto si scalderà.
Parto piano, in queste prime gare ho spesso la paura di sbagliare l’impostazione, di seguire presa dall’entusiasmo gli altri, per poi trovarmi impiccata; ma trascorsi i primi 10 km al ritmo che mi ero prefissata, con infinita sorpresa mi sento bene, anzi benissimo! Non sono stanca, le gambe vanno, i battiti sono più che sotto controllo: decido quindi che posso provare ad accelerare, non tanto certo, ma punto un signore dal ritmo molto costante, lo affianco e faccio con lui diversi chilometri. Il paesaggio è gradevole, ci sono frequenti cambi di direzione, di passa attraverso strade e borgate con belle case con giardini curati: molti curiosi alle finestre, in strada, con sorrisi e incitazioni tutte per noi.
Al ristoro mi fermo, bevo e siamo a 15; inizio ora a sentirmi un po’ affaticata, ma le sensazioni sono tutte positive: non posso certo pensare di concludere e sentirmi riposata, no?
Mantengo il ritmo, al 18° aggancio un altro signore “regolare” che viaggia a 5:08, e mi dice di non guardare l’orologio in continuazione, ma a me non sembra vero! Gli dico che ho paura di scoppiare, lui mi incoraggia e affiancati arriviamo al 20°. Il percorso scorre via veloce, attraversiamo un parco, quindi corriamo via  dagli automobilisti che inveiscono contro la chiusura del traffico e devono attendere agli incroci: non posso risparmiare un sorriso beffardo per quei sedentari che non sanno cosa si perdono e che devono sopportare pazientemente il nostro passaggio!
Nell’ultimo chilometro do tutto quel che ho, sorpasso due ragazzi che quasi si fermano a meno di 600 m, e non mi sembrano veri i numeri che leggo sul cronometro! SI! obiettivo raggiunto, sono soddisfatta e incredula, aspetto un pizzicotto per sapere che è vero!

domenica 20 settembre 2009

€uromarathon


20/9/2009 - 21,097 km
€uromarathon Capodistria (SLO) - Muggia (TS - ITA)
organizzatore: Evinrude
sito: http://www.euromarathon.it

Mattinata ancora calda e quasi estiva per questa mia seconda mezza.
Partenza alle 9:30 da piazza Tito, Capodistria (Slovenia). La presentatrice continua ad annunciare la imminente partenza, ora in sloveno, ora in italiano; le interviste agli atleti, qualche previsione e poi: si parte!
Il percorso prevede un circuito nel centro storico della città (la cui architettura invero ricorda chiaramente la sudditanza alla Repubblica di Venezia) e poi si prosegue alla volta dell’area portuale.
Probabilmente per motivi di circolazione e di organizzazione, transitiamo tra container e cumuli di carbone, a scapito di un più suggestivo panorama marittimo. Ma questo è il percorso, e la speranza è quella di lasciarsi quanto prima questi 3 km nella zona portuale alle spalle per volgere lo sguardo a colline e radure.
Dalla partenza mi appiccico dietro il peacemaker col palloncino delle 2 ore: voglio provare a migliorare il tempo della mia prima mezza; strappare 4 minuti è forse troppo ardito?
Sì, rientro da uno stop completo di 2 settimane, ma da maggio a oggi di lunghi ne ho fatti.
Resto in compagnia di Claudio per i primi 10 chilometri, finchè al ristoro mi fermo: non farò l’errore dell’altra volta, quando mi sono quasi soffocata per bere e correre contemporaneamente!!
Nei chilometri tra il nono ed il tredicesimo si alternano lievi saliscendi che rendono il tutto abbastanza impegnativo: mi sento affaticata, guardo il Garmin e vedo che il ritmo si è abbassato preoccupantemente; cerco di recuperare nelle discese, devo star attenta a non rallentare troppo!
Al 16 km mi viene un pò di sconforto e la stanchezza si fa sentire, ma so che resterò sul livello del mare fino all’arrivo e questo mi tira sù il morale.
Le persone che sono partite da Ancarano per la non competitiva sono davvero tante, chi in roller, chi con passeggini, chi con cane al seguito: raccolgo con gratitudine gli incoraggiamenti, sono sempre un’entusiasmante risorsa, soprattutto verso gli ultimi chilometri.
Arrivare a Proto San Rocco mi fa sentire “a casa”, so esattamente quanto manca alla fine (siamo ormai al 19°) e non voglio porta a casa niente: provo a aumentare il ritmo.
Penso ad Andrea, Igor, Marco e Stefano, i miei compagni di corse, (anche se di ritmo decisamente + veloce del mio) che ormai saranno stufi di fare stretching e di aspettarmi all’arrivo.
Che gioia: 2:00:40, non speravo tanto!!!!

Solo una nota negativa all’organizzazione, che per il resto è stata precisa e impeccabile: niente acqua dal 2° al 10° chilometro! Sofferente mancanza, soprattutto in una giornata soleggiata come quella odierna.

Ed ora non mi resta che pormi un altro obiettivo per la prossima...

domenica 3 maggio 2009

Maratonina dei due Castelli

21,097 km
7:45 ritrovo in piazza libertà con Stefano, tragitto in pullman e sbarco a Duino… siamo il secondo carico di iscritti che sbarca, e intorno a noi c’è il vuoto… il cielo è coperto, c’è un po’ di vento… facciamo un giro per passare il tempo, mancano 2 ore alla partenza è ancora troppo presto per riscaldarci…
ora che son qui l’eccitazione che avevo nella settimana appena trascorsa si è dissolta inspiegabilmente…
8:50 intorno a noi inizia ad affollarsi, ora gli autobus arrivano in continuazione e presto la strada si tinge  di mille colori… mi piace, siamo davvero in tanti di tutte le età, e di tante nazioni: c’è anche un considerevole gruppetto di canadesi, considerevole per il peso di ciascuno di essi (sembrano degli armadi in canotta e calzoncini…)
ore 9:20 depositiamo le sacche, ora sono in canottiera e  pantaloncini e, tanto per cambiare, ho freddo… è arrivato il momento di scaldarci un po’, se no mi congelo prima della partenza…
mentre trottiamo per la strada guardo un po’ incuriosita la vestizione/preparazione dei concorrenti: creme, unguenti, massaggi, rituali propiziatori…
10:00 ci infiliamo nell’ampia griglia di partenza di nostra competenza (visti i pronostici dei tempo siamo quasi al fondo…), ancora un po’ di stretching, qualche chiacchiera, una raccomandazione…
10:40 partenza annunciata con 10 minuti di ritardo, ma finalmente il liberatorio start!!

Gli allenamenti lunghi, 18 e 20 km li avevo fatti rispettivamente a 6:10 e 6:09 min/km e, anche se continuavo a dire a tutti “mi basta arrivare in piazza unità tutta intera e con le mie gambe!”, in cuor mio speravo di chiudere stando dentro i 6 min/km…

La partenza è in decisa salita, che si ammorbidisce dopo 1 km e sparisce dopo 4….
Ora sì che sento l’adrenalina, faccio parte di questo fiume che scorre, mi sento bene, e vado…
Nei primi 5 km ho un ritmo medio di 5:46, considerando la salita sono soddisfatta, ma penso anche che sto andando un po’ troppo, per la mia condizione…  non sono nemmeno a ¼ dell’opera…
I successivi 10 sono i migliori: sono ancora fresca, mi aiuta la pendenza,  dentro di me penso: sto andando troppo, pagherò, è impossibile che tengo 5:43 fino piazza unità (Valentina, ricordati i tempi in allenamento, chi credi di essere?... ). Non so valutare se è meglio rallentare sperando di essere + costante o continuare così finchè va…  ma temo  di “scoppiare”..
… e lo scoppio arriva… sono all’altezza della società velica barcola grignano, che ben conosco… purtroppo ora il sole e allo zenit e le nuvole non ci proteggono più.. fa caldo, credo di non aver mai corso a quest’ora e sotto il sole… l’acqua del ristoro, + che berla, la uso per raffreddarmi braccia, gambe e la testa… sto andando in ebollizione! SOS il garmin mostra 6:23: lo sconforto! Mi sento abbastanza cotta, il polpaccio destro, novità di oggi, morde: ma santa pazienza! Ad ogni slancio della gamba sento una contrazione, una scossa.. come dicevano al corso di yoga?: “concentrati su una parte del tuo corpo e rilassala”: IMPOSSIBILE ci provo ma il mio polpaccio non ne vuole sentire di rilassarsi…
Sono al pezzo sotto il cavalcavia del treno, guardo quelli della non competitiva e penso che non sto andando a molto più di loro, e cerco di riprendere le mie gambe, mi concentro sul respiro..

Per fortuna presto arriva la stazione, la banda che ci incita mi fa sorridere, c’è gente e un po’ di calore umano… l’incitazione fa il suo effetto, mi dà un po’ di carica, e provo ad accelerare l’andatura… poi vedo in lontananza tutte le rive, dietro l’angolo c’è piazza unità…
Non mi par vero, ultimo giro tra le transenne e per magia il garmin mostra 4:50 (?) do quel che ho ancora, perché portarlo a casa?
Passato l’arrivo quasi mi fermo e mi accorgo che non riesco neanche a camminare… voglio solo stendere quel polpaccio, ed avere un po’ di sollievo..
Arranco al ristoro, poi vicino al ns bus vedo Stefano già stufo di fare stretching, ma un po’ zoppicante anche lui…
Guardo un  attimo la medaglia, dietro c’è il percorso: l’ho fatto tutto, è tutto mio, ho sudato ogni singolo chilometro….

Grazie perché, anche se forse per provocazione, forse per incoraggiamento, mi hai chiesto se facevo la mezza… sarà orgoglio, testardaggine o follia, ma il tarlo ha lavorato; mi hai incoraggiata, mi ha supportata con buoni consigli per il lavoro da fare… occorre che ti dica che non l’avrei mai fatta quest’anno senza il tuo input?
Grazie perché attraverso il tuo blog ti ho conosciuto; leggendo dei tuoi allenamenti e delle tue corse traggo novi interessi e nuovi obiettivi..
Grazie perché con i il tuo amore per la corsa riesci a trasmettere passione per questo sport, che non può che accrescere questo sentimento in chi se ne è già innamorato…

Grazie