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sentiero n° 3 alta via del Carso - Cavalcata Carsica

pagina dedicata alla Cavalcata Carsica sul sito di triesteatletica


da un post di Claudio Sterpin, riporto a futura memoria:
Cavalcata Carsica - Sentiero 3
A beneficio di quanti si sono avvicinati da poco a questa “Avventura”, di chi non ne conosce gli inizi e soprattutto per ricordare, con quanti hanno avuto il piacere di frequentarli, i carissimi amici scomparsi che l’hanno iniziata con me, vorrei riassumerne le origini. Durante l’estate di quel 1987 Rodolfo Geic si era fatto accompagnare da Virgilio Zecchini alla scoperta dei sentieri meno frequentati del nostro Carso. Sul finire di quella stagione estiva un articolo del quotidiano locale aveva enfatizzato l’impresa di alcuni soci del Cai che avevano effettuato “in giornata” l’intero percorso dell’”Alta Via del Carso Triestino” (che corrisponde al tracciato del Sentiero 3 del C.A.I. da Jamiano a Pese) in circa 12 ore… ed i due, semplicemente,hanno buttato giù l’intenzione di… tentare di fare meglio… Hanno coinvolto nell’impresa Armando Germani e me e si è scelta la prima domenica di dicembre per effettuarla. Le due coppie dei cugini Fonda, nipoti di Zio Rudy, (e qualche altro appassionato-volonteroso che mi scuso di non ricordare) a bordo di un pulmino e di un’autovettura, avevano il compito di attendere ed assistere il gruppetto (che partiva con l’intenzione di “viaggiare”, come nostro costume allora, sul ritmo del più debole ed arrivare unito) negli stessi posti che sono rimasti tradizionalmente tali (Basovizza,Fernetti,Monrupino e Goriansko. Qualche settimana prima della data fatidica si erano aggregati al gruppo sia il più “anziano” dei Fonda, Diego, (maratoneta da 2h 45’…) che due Maurizio: Potossi (“montanaro” mezzofondista del S.Giacomo ma senza alcuna maratona all’attivo,) e Vangi (fresco del suo record, mai battuto, di 2h 21’ 18” nella “Maratona del Carso” di alcune settimane prima..). Alla partenza però (mantenuta fedelmente negli anni alle stesse ore 7.30) lo stesso Vangi e Germani avevano manifestato l’intenzione di “accompagnare” gli altri solamente fino a Gropada, da dove, “prolungando il riscaldamento” intendevano raggiungere la Foiba di Basovizza per partecipare alla prima prova del “Trittico” delle campestri che allora venivano tradizionalmente organizzate dai ciclisti del gruppo “Gentleman”… In conclusione: la prima sosta-rifornimento di Monrupino veniva superata dai cinque rimasti in gruppo compatto; pochi chilometri prima di Goriansko però Diego Fonda accusava dei crampi che gli avrebbero impedito di proseguire e così gli altri quattro si sono presentati a Jamiano, tutti assieme come d’accordo, alcuni minuti prima delle previste e programmate 6 ore! Nel successivo anniversario a nessun “volonteroso”, fra i seppur tanti e valenti fondisti sulla scena, era balenata l’idea di ripetere quelle gesta, ma per l’anniversario seguente è stata preparata quella disfida fra podisti e bikers che, con lo stesso spirito con cui Rudy e Virgilio avevano ideato quella prima edizione, ha continuato a ripetersi fino ad oggi. Quasi inevitabilmente però, l’innato agonismo che rimane alla base di tutte le imprese dell’uomo non poteva rimanere estraneo a questa prova che, oltre alla sfida con se stessi dettata dai suoi pionieri, ha continuato a vivere e si è ingigantita sulla spinta di quella sana, cavalleresca rivalità che dapprima porta ognuno di noi a ricercare i limiti personali ma, subito dopo, a misurarli con quelli di TUTTI gli altri… Il primo risultato “ufficiale”, stabilito da Germani “vincitore” di quella prima edizione “agonistica”, è stato “polverizzato” : dalla coppia Bobo-Marco Sterni e da Ferdinando Perentini (con due “astronomici” 4h 06’ e 4h 02’) e da Andrea Moretton con il primo risultato al di sotto delle QUATTRO ORE !! E da allora un buon migliaio di “CORIDORI VERI” come li definisce Mario Mezzari nella sua poesia che segue)
si sono tolti la soddisfazione di portare a termine la


LA CAVALCATA CARSICA
Sul Sentiero C.A.I. n° 3

ormai de tanti ani in dicembre,
la prima domenica del mese,
ancora con le tenebre
i veri podisti se trova a Pese,
de Sandro i se meti in fila
per notarse senza darghe pila
perché i xe cisti
come i dò cronometristi
che ghe darà el via
meza ora prima dei ciclisti.
per strada tuti ghe darà una man
perche la xe longa fin Jamian
per prà, boschi, monti e fra le case
no i gaverà un momento de pase
e per no far sbagli grosi
i doverà guardar i segni bianchi e rosi.
vizin l’abiso de Trebiciano
se vederà pasar un coridor nano
e sula zima del Orsario 
scolinar con foga el dotor Dario.

a Monrupin vizin dela ceseta
tanti se cambierà maja e bareta
e i se ciolerà drio un rifornimento
perchè el toco de mezo xe un tormento.
diversi doverà far a meno
de andar avanti dopo de Comeno
infati solo el coridor de raza
traverserà le case de Medeaza.

prima de tuti svolando riverà Perentin
più indrio marciando finirà Sterpin 
con un fagian in man pindolando 
se presenterà orgoglioso Armando
…e magari dopo gaver fato un giro del golfo 
terminerà la sua fadiga anche Rodolfo.

ghe vol eser un coridor vero
per poder finir sto ‘sentiero’
perchè bisogna far i conti
con quatordici monti
el traguardo per tuti sarà in valon
dopo, in osmiza, qualchedun ciaperà un balon
scoltando l’armonica sonada, con ardor,
de un che jera anca lu un coridor
capuzi e luganighe sarà per tuti
sia pei più tondi che pei più suti
e ala fine la fadiga se farà sentir, 
tanto che più de un tacherà a dormir.

...e… no tuti sa che el ‘sentiero tre’
xe longo squasi zinquantatre…


Mario Mezzari (1999)

Attualmente ultrassessantenne, Mario Mezzari, cugino di Armando e buon podista della “scorsa generazione”, vive a Londra da oltre un vent'anni. Torna tutti gli anni nella sua città natale ed ha scelto l’edizione 2005 per concludere la SUA Cavalcata Carsica…


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