
L'idea di sperimentarla sola non mi attirava più di tanto, anzi mi faceva venire alla mente situazioni da film horror, e così l'idea viene accolta di buon grado anche da Alberto, Davide, Enrico A., Enico V., Stefano. Si parte poco dopo le 20:30 e la luce naturale del tramonto è ancora sufficiente a distinguere il sentiero e le asperità; dopo un tratto della Strada Imperiale giriamo a destra in direzione Lipica e sbuchiamo proprio davanti alla strada sterrata che porta in cima: al primo bivio tra la carareccia più larga e un sentero che si inerpica scegliamo il secondo, lasciando al ritorno la prima opzione...
Tra la vegetazione fitta non si distungue più nulla, è il caso di accendere le luci e vedo salire velocemente Enrico, tutti gli altri dietro, io arranco: ho i quadricipiti ancora provati dalla gara di sabato, brontolano abbondanemente in salita, ma la scelta del percorso non è stata per nulla democratica!
Come ogni volta la vetta ricompensa la fatica fatta per raggiungerla, un paio di minuti per riprender fiato, ammirare il cielo che ormai tende al blu, mentre verso il mare resiste ancora un pò di celeste, foto di rito all'albero e ai protagonisti (grazie Davide) e poi si ridiscende.
La strada è più larga ma bisogna fare comunque molta attenzione all'appoggio; ad un certo punto Enrico ci dice di spegnere le luci e un istante dopo con gran stupore vedo intorno a me diverse lucciole: che spettacolo!
Si rientra per il noto bosco e dopo 11 km finiamo l'allenamento godendo della frescura serale...
Si rientra per il noto bosco e dopo 11 km finiamo l'allenamento godendo della frescura serale...