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martedì 30 agosto 2011

12° Triathlon Città di Trieste

E' da più di un anno che aspetto: quindi i primi pensieri, a novembre il tesseramento fitri, gli allenamenti di spinnig, le lezioni di nuoto, la corsa sempre!
Lo spirito è unicamente quello dello sport come divertimento, per me è sempre stato così e non può essere diversamente: gli impegni della vita quotidiana sono tanti e ognuno di noi "ricarica le batterie" a modo suo...
Quindi perchè no? Mi piace molto praticare ciascuno singolo sport, ma è arrivato il momento di provarli nella giusta sequenza in gara!
Tra il caldo, impegni familiari, piscina chiusa d'estate, sono cosciente di non essermi preparata per l'appuntamento come avrei voluto: non nuoto da fine maggio, corro poco e la bici è una novità con la quale devo ancora prender confidenza.
Ma l'iscrizione è fatta, la società che organizza l'evento è la mia, e quindi non ho scuse!
...anche se i bimbi sabato notte che mi han fatto fare la notte praticamente in bianco - poveri stavan male- potevano essere un incentivo a rimandare...
 In ogni caso domenica ore 11:00 ritrovo al parcheggio davanti alla Lanterna (pédocìn) con Stefano: guardiamo e studiamo il percorso (ma da che parte si va?!) e mentre sistemo le cose in zona cambio cerco di pensare mentamente alla sequenza in cui fare ogni singola azione, penso se ho tutto l'occorrente, se riuscirò a non scordare niente...
Un pò di emozione, ma di certo la consapevolezza di prendere con molta serenità questa prova, con l'unico obiettivo (che poi è sempre quello) di arrivare al traguardo sorridente e tutta intera!

Nuoto 750 metri: si parte qualche metro al largo dalla spiaggetta, non siamo tantissimi poichè gli agonisti hanno iniziato 3 minuti prima di noi. Comunque parto in ultima fila cercando di star lontano da possibili gomitate e pedate. Sono abituata per praticità a nuotare solo in piscina, per fortuna il mare non è troppo mosso e fila tutto liscio. Cerco di usare le gambe il minimo indispensabile per non stancarmi troppo e per non farmi venire qualche crampo. Percorso rettangolare, quattro boe enomi gialle fluo, impossibile non vederle o sbagliarsi. Esco con calma dopo 16 minuti e mi avvio alla zona cambio: casco, occhiali, pettorale, scarpe e via verso l'uscita bici! chiedo conferma di poter saltare in sella, c'è una prima transenna e un pò più in là una seconda: passata quest'ultima in sella e via!

Bici 20 km: le sensazioni sono buone, a parte il vento contrario sulle rive mentre procedo in direzione di piazza Unità: curva a 180°, ritorno sempre per le rive. Prima leggera salita lungo viale Romolo Gessi, qualche metro per prender fiato e poi si intraprende la salita  di via Maestri del Lavoro! Salita breve ma tremenda, 18% mi fa temere di impiantarmi, penso al peggio: "se rallento e non riesco a staccare la scarpa dal pedale?" meglio non pensarci, semplicemente non deve accadere! segue a poca distanza una discesa altrettanto ripida, poi rientro per passeggio Sant'Andrea piatto piatto e si ricomincia: il giro da 5 km va ripetuto 4 volte, quindi ancora 3 salite così, da morirci su! :-S

Ogni tanto mi sfrecciano accanto dei propri e veri "treni" di 4-5 ciclisti che mi passanto troppo vicino, per i miei gusti!
Durante tutta la frazione di bici spero intensamente di non forare: ecco una cosa nella quale mi dovrò assolutamente allenare, vedo un ragazzo a bordo strada che cambia la camera d'aria: per me significherebbe la fine della gara!
Arrivo in zona cambio,  un ragazzo davanti a me fa uno scivolone mettendo giù il piede mentre la bici è ancora in movimento; vado piano, appendo la bici alla griglia e...

Corsa 5 km: ...in effetti mi accorgo di essere un pò stanca, ci metto qualche secondo a realizzare che devo fare: giro il pettorale, cambio scarpe, da che parte si va? bevo un pò e inizio a correre, per la prima volta dopo aver pedalato! le gambe si muovono con difficoltà, il movimento mi sembra del tutto innaturale e sento dei principi di crampi ai polpacci :-(
Piano, vado piano, ormai "incidenti" non ce ne dovrebbero più essere, se non mi faccio fermare da un crampo... Ad ogni passo le sensazioni migliorano, anche se il sole delle 14:40 picchia in fronte: tutto a un tratto sento tanto caldo, non c'è più il vento che in bici mi faceva percepire una temperatura molto più gradevole e sento la pesantezza di correre con 30 e passa gradi.
Frazione in progressione, man mano che mi avvicino al traguardo realizzo che ce l'ho fatta, passo sotto l'arco blu ed è finita!

Un abbraccio al fotoreporter personale (GRAZIE!) e poi cerco un posto per sedermi e qualcosa da bere... arriva tutta insieme una gran stanchezza: per  qualche ora i battiti del cuore saranno accelerati ed il corpo è stanco, anche se si tratta di quella stanchezza positiva, che dona soddisfazione e benessere :)

Untitled from mjaVale on Vimeo.


qui la classifica

domenica 14 agosto 2011

una bellissima giornata...

L'aria è insolitamente fresca per essere una mattina di metà agosto, il cielo è limpido e la voglia di pedalare en plain air è alle stelle!
Sono assai curiosa di vedere se, effettivamente, un'ora di rulli tre volte alla settimana è servita a qualcosa: non ho idea se è abbastanza per avere un risultato ...
Partenza da casa e solita salita Trieste-Opicina per arrivare in quota, sull'altipiano... proseguiamo quindi per Monrupino, Kreplje, Kopriva, svoltiamo a sinistra subito prima di passare per Stanjel, caratteristico paesino arroccato su un colle. Piccola pausa per mangiare qualcosa e decidere il percorso in itinere in base alle sensazioni: siamo a quasi 30km e mi sento bene, della stanchezza nemmeno l'ombra e quindi allunghiamo il giro di almeno altrettano.
Il paesaggio è quello che adoro: le vigne si alternano a colline di prati in fiore di un verde brillante che, assieme all'azzurro intenso del cielo riempiono ogli occhi di colore e energia... La strada si snoda sinuosa, con continui saliscendi che non annoiano mai e il traffico automobilistico è praticamente assente.
Proseguiamo verso Komen e rientriamo in Italia passando per San Pelagio, quindi Malchina, Sistiana e ritorno "allegro" in Costiera! mancano 20km alla fine del giro ma la leggera discesa panoramica sul golfo invita proprio a spingere sui pedali, ultima fatica lo slalom tra le auto a Barcola, gremita da gente al mare e quindi a casa :-)
Chiudiamo l'uscita con 70 km e una gran soddisfazione, evidentemente i rulli sono serviti eccome e sento solo un pò di tensione nella zona lombare, solito fastidio che a seconda dell'allenamneto salta fuori prima o dopo...
Grazie Andrea per le foto e il bel giro!
Niente corsa al pomeriggio, ma una bella camminata per arrivare in cima al Cocusso, già meta di tante corse, ma questa volta lo assaporo in una piacevole passeggiata: non può mancare la foto di rito all'albero! ;-)