Pagine

lunedì 21 settembre 2015

Intensamente Montagna!

Una due giorni che era in programma da un po' e che, grazie al meteo favorevole, abbiamo potuto realizzare...
Dalla vulcanica mente dell'Anziano Istruttore abbiamo unito due gite:
sabato la via ferrata Furlanova pot, che dal già più volte frequentato campeggio Tura, questa volta ci porta a Lipe.
domenica la conquista della cima più alta del Friuli Venezia Giulia: il monte Coglians (2780 msl)

Sabato mattina ci troviamo alle 10 e partiamo verso la Slovenia; quest'anno il monte Nanos è stata una meta abbastanza frequentata, sicuramente grazie alla bella gara organizzata a maggio e per i diversi allenamenti svolti sul percorso.
Partendo sempre dal campeggio Tura presso Gradišče pri Vipavi si prende il sentiero più ripido che porta ai piedi della ferrata. Ci fermiamo per indossare casco e imbrago, due avvertimenti per usare moschettoni e cavo e via: si parte!
 
L'ascesa è facile e procediamo spediti, da una via laterale vediamo un papà con un bimbo, che viene su come un ragnetto: un'agilità e una naturalezza invidiabili!
Noto con piacere che l'altezza e il precipizio non mi danno alcun fastidio; mi sento a mio agio, e procede tutto per il meglio. Solo un istante però, quanto basta per ricordarmi che un appiglio impreciso o instabile qui non sono come sul marciapiede! :O
Scivola il piede, ma altri tre appigli tengono bene, e si va avanti...
Una volta arrivati in cima, scendiamo per un sentiero impervio, praticamente più difficile della salita in ferrata!
Dopo essere ritornati alla base, ci cambiamo, mangiamo qualcosa al volo e salutiamo Antonio, che fa rientro a casa.

Noi proseguiamo alla volta della Carnia, e più precisamente verso Collina, passando per Forni Avoltri.
Lasciamo la macchina al rifugio Tolazzi (1.350 m) e, con gli zaini che contengono "tutti i nostri averi"(!) ci inerpichiamo per il sentiero protagonista della Staffetta dei tre rifugi, gara di corsa in montagna che si svolge a metà agosto.
Solo per formalità Stefano ci chiede se preferiamo la comoda carrareccia o prendiamo il sentiero indicato come "scorciatoia" :))))
Paola ed io non abbiamo dubbi! :P
 
Iniziamo la salita in un bel sottobosco, sono ormai quasi le cinque e inizia a fare fresco, se non fosse per la salita...
Man mano che saliamo la vegetazione scompare ed il sentiero continua in una distesa di grigio con diverse tonalità, venato da qualche roccia ocra o violacea.
 
Soffia la bora (anche qui, l'avremo portata noi?) quando arriviamo al rifugio Lambertenghi Romanin e siamo a quota 1.970 m; alle sue spalle c'è il lago Volaia e, poco oltre, il rifugio austriaco (sullo sfondo nella foto). Giusto il tempo di fare un'istantanea ed entriamo a scaldarci: niente di meglio di una doccia calda per mandare via polvere e fatica.
Il rifugio è poco frequentato e così aspettiamo la cena chiacchierano con i giovanissimi gestori, parlando di montagne, gare e altre imprese...
Alle dieci siamo già avvolti nei nostri sacchi a pelo, l'aria però è gelida e le due coperte appena bastano a non assiderarci!
La mattina seguente ci svegliamo, il termometro è prossimo allo zero e sentiamo soffiare forti raffiche di vento: dopo colazione, mentre indugiamo ritardando il momento di uscire, la ragazza esclama: "sì che c'è il sole, ma quello mi sembra abbia esagerato, in maglietta e pantaloncini"... non ci posso credere: guardo furori e vedo Cristina, ben bardata come il clima richiede, accompagnata da Luigi, in maglietta e pantaloncini appunto, come da sua proverbiale calorosità! :D :O
Giusto un saluto sulla soglia del rifugio;  noi non abbiamo più scuse e dopo aver seguito il consiglio di Paola (indossa "tutto quello che hai"), mi faccio coraggio e vado fuori, attendendo che il GPS prenda il segnale.
Torniamo sui passi della sera prima fino all'incrocio per il sentiero Spinotti: siamo in ombra e il vento soffia gelido. Apprezzo tantissimo il berretto, i guanti, i doppi pantaloni, i manicotti e l'anti-vento incurante della difficoltà di movimento che tutto ciò comporta: va bene così!
Inizia il percorso attrezzato col cavo, va via abbastanza verticale all'inizio per poi alternare tratti di sentiero; sento la fatica dell'altitudine e spesso mi fermo con la scusa di fare qualche foto :P
 
Finito il sentiero Spinotti abbiamo un tratto pianeggiante per riprender fiato e poi la deviazione in salita per la vetta del Coglians:
 
Inizia così LA SALITA: Paola in testa non molla un attimo, non si ferma, non fa foto... a volte penso sia bionica! Anche quando il sentiero diventa ripido, con sassi mobili e franosi, quando l'incedere diventa faticoso a ogni passo... di sicuro si fermano solo per me, che invece ho fame, devo bere, ma soprattutto devo riprendere fiato!
La parte più divertente è salire i tratti di roccia arrampicandomi, mentre ho provato un'autentica antipatia, -tanto in salita, quanto ancor più in discesa-, per il ghiaione col qual non ho trovato alcun feeling, ma diverse cadute! :(
Arrivare in vetta sicuramente ripaga della fatica: siamo al di sopra delle vette vicine; la maestosità e la grandezza degli spazi richiedono una silenziosa contemplazione.
Da quassù riusciamo persino  a vedere il luccichio del mare all'orizzonte!
Scendiamo per lo stesso sentiero proseguendo in direzione del rifugio Marinelli (2.120 m) e una volta arrivati qui prendiamo la comoda carrareccia per lasciar andare le gambe con una corsa facile e rilassante in discesa.
Pranziamo al rifugio Tolazzi circa 24 ore dopo la partenza, ubriachi di salite, montagne e fatica! :)

domenica 13 settembre 2015

L'allenamento più bello

Era da tempo che aspettavo questo momento... e finalmente è arrivato!
Domenica mattina, senza averlo programmato, dopo colazione, nasce l'idea di provare... perché no, loro in bici ed io di corsa, vuoi vedere che si riesce?!
La giornata è tersa, il sole dolce di settembre scalda, ma non fa troppo caldo: Basovizza ancora una volta si dimostra il "luogo perfetto": iniziamo dal circuito con sterrato poco impegnativo e poi lungo la strada imperiale...
Fare 9 km con Anna e Paolo che pedalano vicino... non so spiegarlo!
La felicità di vederli sorridenti, autonomi , capaci, allegri, e condividere vicino a loro la mia felicità per fare assieme ciò che amo...!
:D
...allenamento super, cosa chiedere di più...