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domenica 31 luglio 2011

doppio turno

Finalmente un paio d'ore libere da dedicare allo sport:
inizio con un giro in bici, era ora di pedalare fuori dalle mura di casa :)
direzione Opicina - Fernetti - Sesana - Lipica - Lokev - Basovizza: banale ma carino, e soprattutto ho fatto il pieno di verdi prati: a Lipiza c'erano i cavalli al pascolo e tanti bimbi al parco giochi: è proprio un bel posto...
conquiste di questa 12ma uscita:
  • segnalare non solo quando giro a sinistra, ma staccare e segnalare anche a destra!
  • prendere la borraccia e bere senza dovermi fermare!
  • prendere il telefono, leggere un sms e rispondere pure! (forse questo è meglio non farlo, ma di fermarmi in salita non avevo voglia e si sa quanto la curiosità sia donna...)
Con tutto che il giro non era particolarmente lungo, alla fine ero stanca e in particolare risento di un fastidio alla zona lombare (solo a destra) e accorcio un pò rispeto quanto avevo in programma...

Nel pomeriggio ho ancora il tempo per una corsa: ci sono dei posti che periodicamente DEVO ripercorrere, il posto ormai è scontato, è il mio preferito...
Son due settimane abbondanti che non corro e speravo di non provare tutta la sensazione di fatica che invece mi ha pervasa oggi  :-S

mercoledì 27 luglio 2011

... a mali estremi...

... la mia piccola Sting o la vendo, o la "rullo"!
Passa troppo tempo tra un'uscita e la successiva, l'allenamento è inconsistente e in questo periodo non c'è altra via d'uscita per far girar un pò le gambe. Non per mancanza di volontà, ma per effettiva impossibilità di tempo...

ultimo acquiso al ritorno dalle ferie: i rulli!
triste da un lato, altro che "verde Slovenia" a pochi minuti da casa, ma per ora l'unica soluzione  rispetto a non pedalare affatto...
mi sforzo e sta sera cerco il lato positivo della situazione: finalmente passerò in rassegna tutti i DVD musicali che mi accompagneranno nell'allenamento casalingo...!
sta sera ho iniziato con Elisa, per un'ora di allenamento&musica...

lunedì 18 luglio 2011

favola iraniana

A volte il tempo passa così in fretta e gli avvenimenti si susseguono così rapidamente da lasciarti impreparata a stare al passo con loro...
E' passato così quasi un mese di poca corsa, zero bici, pochissimo nuoto... e molto "tutto il resto"di vita...
penso sia normale, quando si è giù pensare agli affetti, a quelli che non ci sono più ma che ti han dato tanto: e così mi viene alla mente una favola che il mio nonno mi raccontava spesso da piccola...

Il vecchio e il bambino

Nella favolosa città di Teheran, si sta svolgendo un censimento sulla popolazione e tutti i cittadini, vi si devono recare per certificare la loro esistenza.
Un vecchio con il nipotino, abitanti sulle montagne, in un  villaggio molto lontano dalla capitale, si preparano per fare questo lungo viaggio,
A disposizione hanno un solo asinello.
Pian piano si incamminano, per potersi presentare ai funzionari addetti al censimento.
Mentre  il bambino è seduto sul dorso dell’asino e il vecchio gli cammina accanto,  incontrano un gruppo di persone  e dopo averle superate, quando queste si allontanano, il vecchio percepisce i loro commenti:
“Guarda come è maleducato quel bambino, lui sta sull’asino, mentre il vecchio che ha le gambe stanche, cammina a piedi...”
Il vecchio non dice nulla, fa scendere il bambino e sale sull’asino.
Incontrano un altro gruppo di persone e dopo averle superare, di nuovo sente dei commenti:
“ Guarda quel secchione, che egoista, con un bambino così piccolo, con le gambe così corte, lui sta sull’asino e il povero bimbo, deve corrergli appresso….”
Il vecchio, non commenta, ma prende il bambino, facendolo sedere sul dorso dell’asino vicino a sé.
Incontrano un altro gruppo di persone e dopo averle superare, sente nuovamente dei commenti:
“Hai visto quei due lì?  Con un asinello così piccolo, gli stanno sopra entrambi, finiranno per sfiancarlo…”
Il vecchio, ancora una volta non dice nulla, ma prende il bambino per mano, scendendo dall’asino ed insieme si incamminano a piedi.
Dopo qualche chilometro incontrano ancora delle persone, che li salutano, ma mentre si allontanano, queste, commentano ridacchiando:
“Avete visto quei due lì?  Devono essere proprio stupidi!  Hanno un asino a disposizione e vanno a piedi….”

Morale della metafora:  quando fate qualcosa, fatelo per voi, perché se lo fate per avere l’approvazione degli altri, state sicuri che non l’otterrete mai.