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martedì 30 giugno 2015

Traguardi (I parte)



...che cosa sono infine  per ognuno di noi: un capriccio, una meta, un fine al quale tendere, a volte contro corrente e senza un senso apparente a molti...?
Il traguardo è una linea che noi stessi poniamo in un certo punto, in quello che per noi è importante o ha un significato...

Questo mese è stato un mese di emozioni... di traguardi raggiunti o in avvicinamento, dove si mescolano la soddisfazione per il coronamento di un percorso iniziato troppo tempo fa, con l'attesa e aspettative per gli obiettivi a venire.


Con la disponibilità di Paola e Stefano, era in previsione per domenica 14, un esplorativo sul TDO: aspettative alle stelle, partenza alle 6, due ore di auto con piccolo intoppo brillantemente risolto da Federico (GRAZIE!).
Parcheggiamo una macchina al presunto arrivo, con l'altra ci dirigiamo al punto di inizio del nostro esplorativo e pieni di energie e di allegria ci incamminiamo verso il bellissimo percorso. 
Il meteo sembrava dovesse reggere, pioggia e temporali previsti solo nel pomeriggio hanno invece interrotto dopo soli 3,5 km il nostro itinerario: in meno di mezz'ora ho assistito ad un improvviso cambio di meteo, al quale chi è avvezzo alla montagna sembrerà del tutto normale... Il sole è stato coperto da veloci nuvole nere e cariche di pioggia trasportate da un vento freddo; la: temperatura è scesa di quasi 10 gradi, il vento sbatteva con forza le gocce di pioggia sul viso e tuoni e lampi erano troppo vicini per ignorarli. Leggero tentennamento e poi la decisione giusta: dietro front all'auto, mettiamo via i bastoncini e così, infreddoliti e già fradici ci dirigiamo di corsa verso il parcheggio del'altra auto, nella quale avevamo i cambi asciutti, lungo la strada asfaltata.



Si tratta di una corsa in discesa su asfalto, che oggi sarà una piccola consolazione per il mancato esplorativo, e una buona giustificazione per l'abbondante pranzo a base di frico e polenta :P
Diciamo che, quando si è in buona compagnia, il piacere di stare assieme rende tutto migliore e digeribili anche le delusioni...

Il lunedì successivo l'uscita di nordic walking è fatta apposta per i figli dei partecipanti, bel giro a Basovizza vicino ai campi d golf e, vinte le iniziali ritrosie di Paolo, l'uscita scorre piacevole e allegra!!! :)

Un traguardo non sportivo, la conclusione di un percorso iniziato troppo tempo fa, che avevo dato per abbandonato e che invece, finalmente è arrivato!
Ormai la scommessa era di concludere prima che all'università si iscrivesse Anna!!! obiettivo  raggiunto :P
Assieme alla casa è la soddisfazione che, a distanza di un anno, mi fa assaporare quanta strada ho fatto...
Potevo non correre per celebrare l'evento?! Strettissima coi tempi, scappo in Napoleonica per un giro che mi sembra surreale per la leggerezza e il senso di incredulità che mi porto dentro...

Per il prossimo obiettivo sportivo invece, bisogna allenare l'uso dei bastoncini in salita: che c'è di meglio di un Taiano per la diretta, all'alba?

Finalmente sono arrivate le vacanze, trascorse nel meraviglioso Salento; tre corse tra gli ulivi e sul lungo mare per mescolare sport e relax!

Passata troppo velocemente la settimana di ferie, resta un mese per mettersi sotto con gli allenamenti per il Trail delle Orchidee...!

giovedì 11 giugno 2015

Jamarun ...sulle tracce della staffetta

Nel 2011, 2012, 2013 ho sempre gareggiato sullo stesso percorso ma in questa edizione, per festeggiare i 20 anni di attività del CAI CIM, la Jamarun ripropone un sentiero che ripercorre le tracce della "staffetta della Val Rosandra".
Novità che incuriosisce, tanto che negli ultimi mesi ho avuto modo di provare il percorso più volte: una passeggiata in solitaria, una corsa serale in compagnia, un percorso contorto invertendo le salite e, per finire,  col gruppo di nordic walking! ... posso dire di essermi applicata e di aver studiato bene la lezione! ;)
Tanto, forse troppo, che il giorno della gara arrivo un pò fiacca e svogliata: nell'ultima settimana è esploso il caldo, partire alle 15:30 sotto il sole battente non incoraggia. Lo speaker informa che a causa delle condizioni meteo è stato allestito un risorto di soli liquidi aggiuntivo; inoltre raccomanda di partire con almeno una borraccia d'acqua!
Foto ufficiale col gruppo Istrialand ancora belli freschi, poco prima della partenza:
Il via dal parcheggio del teatro, con l'unico tratto di asfalto verso la Val Rosandra: la sensazione del caldo che sale dall'asfalto sparisce non appena siamo sul sentiero, e lascia il posto ai profumi della natura. Il gruppo è ancora compatto e appena imbocchiamo il sentiero 15 si forma un lento serpentone colorato.
Come si inizia a salire la fatica e il caldo diventano soffocanti e utilizzo l'acqua della borraccia per versarmela in testa: immediato sollievo ma troppo repentinamente sparisce l'effetto...
Nel secondo tratto di salita, nel canalone sotto San Lorenzo incredibilmente aggancio Federico (ma cosa ci fa  qua, mi chiedo...?)
Arrivata sul tratto piano si corre, per fortuna c'è il ristoro: un bicchiere abbondante d'acqua evapora pochi istante dopo esser stato versato sui capelli... Una sferzata di freschezza è quel che serve per correre senza l'ombra degli alberi.
Sotto Pese il terreno è caratterizzato da un divertente saliscendi, prendo velocità e uso la rincorsa per la salitella successiva ;D ... forse il pezzo più divertente di tutta la gara :)
Dalla ciclabile ci buttiamo giù verso Bottazzo e qui la prudenza è d'obbligo: in più passaggi sono presenti i volontari del soccorso, qualcuno si lancia ma sinceramente l'idea di rovinare a terra mi invita a usare la massima prudenza e scendo davvero cauta.
Meravigliosa doccia improvvisata al passaggio accanto la trattoria ;) e si corre di nuovo lungo il sentiero in valle; qui incontriamo diverse persone che si spostano sorprese al passaggio... spettatori involontari di quella che deve proprio sembrare una pazzia, lo leggo nei loro occhi :O
Al bivio della salita al crinale mi dà un grande piacere trovare Rita e sentire il suo incoraggiamento: bevo sali, verso l'acqua in testa, e so esattamente che cosa mi aspetta: un km di salita che non molla un attimo!
Mani sui fianchi o alle  ginocchia e spingere, salire, sudare e ansimare senza sosta: sento bene le gambe, sono arrivata qui senza forzare troppo e salgo lenta ma regolare: un pò come mi ero sentita al Vipava, forse qui però le persone sono meno allenate a far salite, e su questa verso la fine sorpasso diversi davanti a me che rallentano...
Scollinata dopo il quadrivio, sul tratto pianeggiante che porta alla sella sento uscire la stanchezza: pochi metri penso, e poi sarà tutta discesa fino all'arrivo! Esprimo questo incoraggiamento a voce alta, al ragazzo davanti a me che si è fermato e cammina: riprende e mi passerà poco dopo in discesa, giù dal monte Carso.
In sella c'è un meraviglioso panorama, un pò di foschia in questa giornata troppo calda, ma non c'è tempo da perdere a contemplare l'azzurro del cielo e del mare: fisso lo sguardo al terreno, dato che la discesa è insidiosa e veloce! Tre volte accosto per lasciar passare nel single track qualcuno che arriva a velocità sostenuta, e poi giù, "libera" fino all'arrivo!
Grandissima soddisfazione finire e stare bene, tutta intera e con un gran sorriso: grande Bobo che aspetta all'arrivo, e poi trovo Maurizio, Fulvio, Federico: bravissimi!!!
Devo scappare per andare al saggio sportivo di Anna e Paolo: niente arrivo di tanti amici, niente piacevole terzo tempo... ma va bene così, sabato sportivo per tutta la famiglia!
... scopro poi con piacere di essere arrivata 7° donna! :)