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lunedì 22 febbraio 2016

2° Trail Tremendo

Quest'anno non ci sono stati dubbi: il bel percorso e l'ottima organizzazione dello scorso anno mi hanno convinta a toranre a Pureggisimo senza esitazioni...
Passo a prendere Paola&Stefano (strano che non nevichi, data da ricordare :P) alle 6:15  e si parte alla volta del luogo più fangoso del Friuli, la "terra del cinghiale"! :D
La giornata è velata ma soleggiata e la primavera si sente alle porte; il sole rende tiepida l'aria, fresca in partenza ma che si scalda presto. Ritiriamo il pettorale, vedo Catena (3° donna) e Roberto in partenza e in effetti siamo davvero tanti: 407 iscritti per divertimento e fango a volontà!
Prima delle 8, gli organizzatori a darci il buongiorno mettendo di buon umore con il copricapo a tema!  :D
Il percorso è leggermente modificato e migliorato, senza l'iniziale imbottigliamento sul sentiero stretto e in salita, nonchè allungato di circa un km.
Dopo due km nei campi ci lasciamo alle spalle il centro abitato per immergerci nel bosco: gli alberi spogli e scuri lasciano passare i raggi del sole che illuminano a tratti il terreno, dal quale sbucano lungo il percorso crochi, bucaneve e primule a casaccio...
Per la descrizione ufficiale rimando al sito della manifestazione: "Lungo il percorso si può godere di un panorama con vista sulla pianura Friulana e sulla Città di Cividale del Friuli, che con il suo Tempietto Longobardo fa parte dell'Unesco, vista che spazia anche verso le Prealpi Giulie dove osserviamo il Monte Matajur.

Questa gara di corsa in montagna originale attraversa boschi, prati, lungo stradine sterrate, ghiaiose, con un saliscendi mozzafiato, con le sue stradine sterrate, a tratti irte, a tratti in discesa che ci portano a costeggiare il torrente affluente del fiume Natisone.

Il Percorso si snoda su un saliscendi di 25 di KM, con Altimetria di 1.300 metri, partendo da Purgessimo di Cividale del Friuli (UD) toccando il Castello di Gronumbergo, il Borgo di Picon, il Santuario di Castelmonte e ritorno a Purgessimo."
Dal canto mio posso solo ricordare salite più o meno toste che ho provato a correre al meglio; sì, in effetti giovedì mi era rimasta la voglia di correre :O  - e quindi ho cercato di togliermela... almeno per 5 minuti!!! .. e le successive discese, rigorosamente infangate, le più ripide e tecniche vigilate dalla  protezione civile e con l'ausilio delle corde: ho pure sciato! :O 
Porto dentro il colpo d'occhio di una collina completamente viola dove veniva voglia di stendersi, (ah, se fosse stata dopo il traguardo!),  e primule gialle brillanti e allegre a portare coriandoli di vita...Un percorso mai noioso e con lo sfondo del Matajur completamente candido e splendente... da tornarci di sicuro :P
Con piacere saluto Antonio all'arrivo, temporaneamente fermo, al quale non posso che augurare di poter riprendere presto a fare ciò che ama...

domenica 14 febbraio 2016

Amare una persona è…

Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt’uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è…
accettarla così com’è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe.
Omar Falworth

Dal Libro: “L’arte di amare a farsi amare”