Pagine

martedì 24 maggio 2016

JamaRun 21.5.2016

http://www.caicim.it/jamarun/JamaAnnoIntro.asp?Anno=2016
Ci sono certe gare che, dopo averle fatte tante volte negli anni, non sembrano nemmeno più gare: è un appuntamento atteso, sai che c'è, come il compleanno di un'amica, e non vedi l'ora di festeggiare!
Rituali dei preparativi, le prove del percorso, se ne parla col gruppo (oggi siamo in 4 di Evoluzione Nordic sul tracciato di gara), e riaffiorano gli aneddoti delle edizioni passate. Un appuntamento fisso e atteso che, se salta per una delle tante variabili impazzite che rivoluzionano intorno alla vita, lascia l'amaro in bocca! 
La settimana prima forse esagero un pochino, 3 prove percorso hanno messo in crisi la caviglia sinistra che fa le bizze, e da martedì sta a riposo... arrivo al via un pò preoccupata, anche se con tanta voglia di correre. Resto un pò in disparte, in cerca di ombra e silenzio per assaporare il momento, mentre lo speaker illustra il percorso ai concorrenti: tante presenze da fuori Trieste, meglio avvisarli di cosa gli aspetta :O

In una giornata perfetta meteorologicamenete parlando, il cielo azzurro intenso fa a gara con il verde brillante della natura per incantare gli occhi ed il cuore; penso, ancora una volta che sono fortunata, sto facendo quello che mi piace, in un posto che adoro: vediamo di portare a casa tutti i pezzi sani e salvi, che le salite sono dure, ma le discese non sono da meno...

Complice Belinda, mi trovo a partire abbastanza avanti: saggia decisione per non restare imbottigliata quando si prende il sentiero 15 stretto e ripido; pessima se penso che ciò significa impiccarsi subito...
Caldo, salita, cuore in gola e cammino con le mani sulle ginocchia: vorrei starle incollata, ma l'allenamento per le skyrace deve aver dato ottimi risultati e la vedo sparire tra le rocce come uno stambecco!
Penso alla mia gara, che è meglio, e mi concentro su caviglia (fai la brava ti prego!), polpacci e fiato; finisce la prima salita e sono a San Lorenzo, il tratto successivo è scorrevole ma sento le gambe pesanti; per fortuna inizia presto un po' di discesa in modo da recuperare. Al primo ristoro, come ai seguenti, dei due bicchieri che mi vengono offerti bevo i sali e mi faccio la doccia fresca con l'acqua; il sollievo dura il tempo di un soffio, fa caldo e sento la gola subito arida.
Nel sottobosco finalmente si respira un po', la strada in discesa dà tregua, che dura fino all'imbocco del sentiero che ci porterà nel cuore della valle, proprio a Botazzo.
Scendo cauta per non rischiare (questa volta mica ho qualcuno che mi incita a volare in picchiata) e poi è la volta del pezzo più caratteristico del percorso: correre nel cuore della valle, con le pareti di roccia a sinistra, la cascata fragorosa con lo spettacolare salto alle spalle ed il Monte Carso vicino, non è niente male!!! ;)
Il bivio per la salita sul crinale arriva troppo presto: 2 km di salita che non molla e non spiana, casomai si inerpica e aumenta la pendenza;  se i malaugurati concorrenti non fossero abbastanza sazi di dislivello :O
Mentre saliamo si scambiano saluti e battute con tanti che arrampicano; mi accorgo solo ora di avere alle calcagna Stefano che, zitto zitto, si era incollato dietro già dalla partenza.
Fiato per chiacchiere e commenti non ce n'è, si sale tra il cinguettio degli uccellini ed il rumore affannoso e forzato dei nostri respiri.
Il quadrivio è già un piccolo traguardo; Stefano mi passa, in salita è davvero forte: mi dico che il più è fatto, dalla sella in poi c'è solo discesa.
Dopo i primi tornanti, con sassi mobili che mi fanno usare cautela, mi lascio andare non appena il fondo migliora e l'appoggio è più stabile; il sentiero invita ad allungare e lasciarsi trasportare a valle dalla forza di gravità :D
Mentre corro gli ultimi saliscendi nel "Luna Park" nell'ultimissimo single track proprio sopra Jama,  sento lo speaker che annuncia gli arrivi: bello ed emozionante, gioia e stanchezza si scontrano sotto l'arco.

Vedo all'arrivo Davide e Fulvio, arrivati da un bel pezzo; mentre mi cambio mi avvicina Silvio, che mi dice di aver ripreso a correre anche per aver letto un mio racconto di una gara - colpevole di cotanto merito! :P - è chiacchieriamo un po' :)
Poi arriva Cristina, bravissima a rimettersi in gioco dopo tanto tempo e per di più cimentandosi nel trail, corsa così diametralmente opposta da quella che era la sua specialità.
Pasta party con Paola e Stefano, questa volta ognuno artefice del proprio personalissimo crono: entrambi con un ottimo miglioramento rispetto l'anno scorso!

Mentre attendiamo le premiazioni - sono arrivata quarta e Belinda è terza!- annunciano l'arrivo del concorrente più anziano: classe 1940: ammirazione e rispetto per Roberto, chapeau!
I miei complimenti si rinnovano ogni anno a tutto lo staff del CAI CIM, che con passione e dedizione rende possibile questa bellissima gara in un territorio che merita il nostro impegno a valorizzarlo e conservarlo nella sua più selvaggia bellezza.

lunedì 2 maggio 2016

qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo...

... in questo week end sportivo!
Dopo diversi anni torno in sella, questa volta si tratta della bici della sister in comodato gratuito :)
L'intenzione è quella di fare la pista ciclabile che dal centro città porta in Valle; partiamo da casa, la giornata è stupenda, il cielo è di un azzurro intenso e l'aria frizzante!

Per fortuna oggi Antonio è in totale relax, che il giro lungo coi "muli" lo ha fatto venerdì... ed sfodera tutta la sua pazienza aspettandomi. Prima uscita senza pretese (come se le successive dovessero averne :D), il ritmo è quello che è, e le maggiorni difficoltà le trovo sullo sterrato pietroso in discesa... a tratti non me la sento di andare avanti, scendo e cammino :S
Ma le sensazioni sono buone, pedalare mi piace e devo dire che le gambe rispondono bene; a fine giro ho la zona lombare destra un pò indolenzita, ma per fortuna passa subito.
Gran soddisfazione e panorami da urlo: in bosco peonie fucsia che fanno capolino nel verde smeraldo.


La sera il tempo cambia e il cielo si annuvola: come da previsioni, domenica mattina il sole è un ricordo lontano e sento la pioggia ticchettare sui vetri; saltata la Fiasp a Buttrio, mi resta la voglia di quella ventina di chilometri che erano in programma...
Parto alla volta di Basovizza, scelgo un percorso facile e riparato nel bosco per ridimensionare il disagio della pioggia. Su c'è pochissima gente, incontro due signori col cane e qualche runner: mentre corro scorrono i pensieri e, tra una pozzanghera e l'altra, penso che sui sentieri non ci si sporca... il fango viene e va, una pozzanghera sporca, poi sul tappeto di foglie o sulla ghiaia tutto scorre via, la pioggia fa il resto. Qui in bosco l'acqua è vita, mentre le foglie rigogliose rimbalzano al ritmo delle gocce.
Oggi la pioggia mi regala buonumore :)