Si tratta di uno di quei percorsi che anni fa non avrei mai nemmeno pernsato di poter percorrere in quanto mi sarebbe sembrato troppo difficle e non alla mia portata. Come per grand parte delle cose, le difficoltà risiedono nella mancanza di conoscenza o nella mancanza di allenamento.
Piano piano frequentare la montaga, sopratttutto con persone competenti ed esperte, serve per arrcchire il bagaglio di competenze da spendere sul campo; e non parlo solo della mera tecnica e conoscenza delle condizioni, ma intendo anche la conoscenza di se setessi in ambiente montano. Non credo si acosa da sottovalutare infatti saper gestire stanchezza, fame, sete, paura in situazioni faticose e ostili.
Sentirsi a proprio agio sulla cersta di un monte, non avere vertigini ammirando il panorama con sotto il precipizio, sono situazioni che ipoteticamente puoi solo immaginare, come ipotetici possono essre le proprie e personali reazioni: solo vivendo l'esperineza puoi sentire le vibrazioni e le emozioni che il tuo corpo produce e allo stesso tempo riceve e puo capire se ami o rifuggi tali istanti di vita.
Massimiliano l'ho conosciuto oggi, ma a lui devo il ringraziamento per aver proposto questa strepitosa traversata, mentre Paolo é la persona che conosco e con la quale mi fido d'andar per monti.
Ci troviamo alle 6 a Opicina, a dire il vero considerando di dover lasciare un auto all'arrivo a Cesariis, forse quasi tardi! ma non c'è traffico e la strada fila via veloce.
La nostra traversata inizia poco prima della Malga Quarnan ed il primissimo obiettivo è arrivare in cima al monte Chiampon, 1709 metri slm. La salita è presto impegnativa, la pendenza è ripida ed il sentiero sale dritto, non si può sbagliare. La giornata è serena anche se volgendo lo sguardo all'orizzonte la foschia si mangia buona parte del panorama.
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