... che coraggio a chiamarla "sesta settimana"... del resto ora il calendario si fa veramente stretto, spazio per rimandare le settimane non ne ho più, maggio si avvicina troppo velocemente.
Lunedì recupero dopo la mezza di Gorizia e conto di riprendere l'allenamento mercoledì, facendo evidentemente i conti senza l'oste, che in questo caso si è presentato sotto le vesti del nostro amatissimo vento, la bora, che si è portata dietro neve e ghiacchio, paralizzando letteramente la città per un paio di giorni: raffica massima a 212 km/h anche quelle più piccole non scherzavano. Ho avuto difficoltà ad andare al lavoro anche a piedi, a momenti non riuscivo a camminare e vedere le persone per strada chine in avanti per resisere ad una forza invisibile fa un certo che...
Giovedì sentivo la necessità impellente di "fare qualcosa" e, presa dallo sconforto, sono andata in palestra: un pò di cyclette per riscaldamento, una scheda di esercizi vari per gambe, braccia e addome e poi, per la prima volta in vita mia, ho messo piede su un tapis roulant, esperienza che menziono per onor di cronaca, ma che resta e resterà decisamente un'ultima spiaggia di fronte ad eventi atmosferici assolutamente proibitivi (se non per pochi eletti...).
Via dalla palestra sono andata in piscina (devo ammetterlo, era il mio giorno libero!): tra una cosa e l'altra, erano 2 settimane che salavo il corso di nuoto e mi sono sparata 80 vasche in relax: solo in 2 in corsia, sole dalle vetrate e finalmente immersa!
Domenica si corre di nuovo: la giornata è soleggiata ma i gradi sono sempre pochi, 2° o poco più. Il ritrovo con Stefano e Marco a Basovizza, un riscaldamento nel circuito in bosco e poi ci cimentiamo sul percorso della prossima gara della Coppa TS: un circuito da ripetere 2 volte che percorre gli abitati di Basovizza, Padriciano, la salita verso Gropada e di nuovo Basovizza.
Salomon Vision
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La Salomon Vision è una scarpa da trail running progettata in modo da poter
essere completamente riciclata alla fine della sua vita. Su ogni paio c’è
un ...
9 ore fa
Il tapis forse non è la stessa cosa della corsa su strada ma nei momenti proibitivi è sicuro una buona alternativa. Ho sperimentato un metodo per sopportarlo meglio. D'avanti al tappeto ci vuole uno specchio abbastanza grande e cosi ottieni il senso di profondità.
RispondiEliminaIl tapis è una tortura ...certo con 212 km di raffica diventa necessario... non sarebbe male anche un ventilatore davanti al tapis
RispondiEliminaMettere piede sl tapis roulan in caso di bora è giustificato...anche se l'eletto da te indicato ne ha approffittato per limare il suo pb sul km!
RispondiEliminaLunghe corse!
Se ti mettevi il vento alle spalle potevi decollare,sai che record.... ;)))
RispondiEliminaSul tapis faccio sempre più fatica,ma in questo caso era un esigenza..ciao
penso che vivi forse nella città meno adatta per fare running, immagino la soddisfazione nel concludere una seduta... :D
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RispondiEliminail tapis è davvero deprimente, ma d'altronde non avevi alternative; qui a roma oggi è primavera, auguro anche a te un clima più clemente. ps. grazie per quel che hai scritto nel mio post
RispondiElimina@Giuseppe: grazie del consiglio, forse solo avendolo a casa potrei entrarci in confidenza... ma spero nelle giornate con meno vento ;-)
RispondiElimina@Gian Carlo: in effetti chiusa in palestra avevo un caldo pazzesco a correre e mi sembrava d'aver fatto la sauna: il ventilatore sarebbe stato molto gradito...
@Filippo: giustificato si, ma ultima spiaggia: a correre davanti a una finestra chiusa possono venire strani pensieri....
@Insane: ... mi ha fatto morire un signore che vedendomi trafficare da inesperta sulle impostazioni del tapis mi ha raccomandato "corsa soft e per non + di 10 minuti!" :-S
@the yogi: questo inverno è stato particolarmente freddo, ma per fortuna non è sempre così ventoso: la bora non soffia spesso, ma quando arriva fa sul serio!
@TylerDurden: oggi è sbocciata anche qui: questa mattina ho corso col sole e con 10°C, non mi par vero ;-)