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giovedì 2 giugno 2011

La Napoleonica & bici

Il percorso è davvero quello di tantissimi allenamenti, correre qui mi fa sentire "a casa", conosco ogni tratto con più e meno ghiaia, le curve, la pendenza, le panchine i punti panoramici ecc. Ma oggi non era giornata, un insieme di cose ma andiamo con ordine...
Questa me l'ero risparmiata, ma alla mezza del Monte carso di sabato scorso avevo fatto una mossa davvero astuta! la mattina ho sostituito le suolette delle salomon con un tipo più rigido in previsione del fondo assai sconnesso (senza averle provate prima, è ovvio!!!) e, evidentemente più spesse: non ho avuto problemi fino al 17° km, ma poi è iniziata la discesa e l'effetto sulle dita dei piedi è stato terribile: due dita, una per parte, peste, gonfie e dolenti, per non parlar delle unghie...
Ieri sera ho fatto una corsetta per vedere come erano le gambe dato che da sabato non ho più corso e per vedere se riuscivo a correre con i piedi così malconci: dopo 3 km la sensazione di avere due pezzi di cemento al posto degli arti inferiori è piano piano sparita, e ho finito in progressione i 10km.
Però questa mattina non so, forse son partita troppo svelta (1° km 4:27!) complice il primo tratto in discesa, o piuttosto il poco riposo e i pensieri di questo periodo si riflettono più di quanto vorrei sul fisico, ma al cartello del 4° km (ultimi 3 di costante salita) mi son fermata. Avevo addosso la sensazione di non poter fare un passo oltre. Ho guardato le magliette saltellanti che mi sfilavano davanti, ho pensato anche di ritirarmi... poi per fortuna ho ripreso a correre, (almeno fino al ristoro): un bicchier d'acqua e via, che così finisce prima!
Mi dò una mossa, riprendo a correre, al belvedere c'è il giro di boa e si passa per il sottobosco, il tratto che preferisco, caratterizzato da saliscendi, quindi l'arrivo in 40:09: un minuto più dello scorso anno, e ci sta tutto!
Davvero tantissima gente, siamo in più di 500 all'arrivo: Leonardo che ho conosciuto a Palmanova mi riconosce e si scambiano due chiacchiere (..."ma perchè non trascini tuo fratello a queste belle garette corte e divertenti, gli chiedo?!?!). E poi un pensiero a un papà e un figlio che col loro ritmo stanno facendo una gara assieme...
Tempo di tornare a casa e prendo la bici, la sto trascurando e non voglio farle venire le ragnatele: piccolo giro Opicina-Pardiciano-Gropada-Basovizza-Lipiza scommettendo con le nuvole nere, ma restando asciutta! ci voleva proprio il giro, un pò meno la caduta al semaforo e la storta alla caviglia :-S

6 commenti:

  1. firuli firula... mi sento chiamato in causa... ;-)
    mah... forse qualcosa potrei anche farlo... pero' cosi' verrebbe fuori il mega-tapascione che e' in me, mentre su mezze e maratone si nota meno... ;-)

    Brava, comunque!

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  2. @Zanger: se dovessi considerare le mie prestazioni sportive dovrei restare a casa a ricamare a punto croce! ... ma in queste garette c'è un bel clima di festa, un ritrovarsi per fare sport...

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  3. caduta al semaforo e storta?!? mmmm forse era meglio fermarsi, visto che le premesse non erano delle migliori! ma col senno di poi è troppo facile :/// ciao cara ('mazza qnt spingi!!!)

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  4. Una giornata no può capitare, ma vedo che sei sempre in cresta all'onda. ciao francoscr

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  5. quando la sfiga ti da contro e' perche' prevede tu faccia cose migliori in futuro ...quindi testa bassa e pedalare ;-)

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  6. @erMoro: ci ho pensato sai, viste le cattive sensazioni in gara ho pensato che l'uscita in bisi forse era da rimandare... ma come non approfittare di tante ore da dedicare allo sport?!

    @Francoscr: soprattutto quando, come nel mio caso l'unore incide notevolmente su tutto...

    @Pimpe: bella teoria ;) pedalo pedalo....

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