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venerdì 8 aprile 2011

Monte Auremiano


Appuntamento al "muretto dei runner" a Basovizza ma si pedala in Slovenia: il percorso prende forma in divenire, anche se quasi subito il dubbio salita si/salita no, dopo una piccola sosta tecnica per aggiustare la sella, è fugato e si riparte con l'idea di arrivare sul monte Auremiano, almeno sin dove la strada asfaltata lo consente!
In relaltà una dettagliata descrizione del percorso odierno si trova qui, e risale ad un allenamento di Rupikaber dell'estate scorsa, almeno per quanto riguarda la prima parte: una salita si, due ancora NO!!!
Non mi dilungo quindi nel novero dei paesini attraversati  e nella descrizione tecnica del percorso...
Parto ancora timorosa, come a chiedere "il permesso" alla bici di lasciarsi cavalcare per portarmi in bei posti e emozionarmi un pò...
All'inizio la strada è davvero scorrevole, con leggeri saliscendi ottimi per prendere confidenza con i rapporti e l'assetto.
Dopo 12 km ca dolcemente inizia l'ascesa regolare e senza strappi ma mi ci impianto per bene: impressionante davvero la difficoltà a spingere e quando, continuando ad alleggerire i rapporti arrivo a fine corsa, spero almeno scollini presto! :-P
Il paesaggio è davvero incantevole: sullo sfondo marron scuro del terreno e degli alberi dell'inverno appena passato, spuntano le prime foglioline verde chiarssimo che contrastano con lo sfondo e piano la natura riprende vita. Il traffico è quasi assente e riesco a stare in sella abbastanza rilassata, ammiro il panorama e mi approprio anche dell'uso della mano sinistra (già, che alla prima uscita non avevo osato staccare dal manubrio :-O)
La discesa per riprendere fiato e riposar le gambe, e poi si torna indietro.
Le sensazioni migliori sono decisamente quelle in pianura, sento di più il controlo sulla bici e ho una buona sensazione a spingere sui pedali, sembra davvero che la bici "vada sola"!
Tirando le somme, rispetto la prima uscita mi son sentita molto più a mio agio e questa volta non sento il dolore alle spalle che mi è venuto alla prima uscita: evidentemente ero così contratta e irrigidita da mettere in tensione inconsciamente tutto il corpo...
Il ritorno scorre veloce, sarà la consapevolezza che ormai il più e fatto, e Basovizza arriva subito: solo quando mi fermo e scendo mi accorgo della fatica accumulata; leggero crampo al polpaccio come metto il piede a terra e la schiena indolenzita... ma un enorme sorriso!

12 commenti:

  1. La prima volta si sta in sella (se va bene), la secondo ci si muove e, dalla terza in poi... si inizia a pedalare! Quando vai in salita e senti il cuore che ti balza in gola, beh, quello è il momento che devi tirare fuori tutto quello che hai e spingere ancora più a fondo. Poi ti sciogli, la tensione se ne va, subentra la gioia e l'ostacolo che sembrava insormontabile viene superato di slancio. Non è impossibile, basta crederci e, da maratoneta quale sei, il carattere e la volontà non ti manca di certo e... ho come il sospetto che tu sia sulla buona strada! PS.: pedalare velocemente in salita ha un vantaggio, comunque, che la "sofferenza" finisce prima! :-)

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  2. sensazioni riportate per'altro benissimo, c'e del feeling tra te e la bici...

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  3. Appena la mia azienda mi rimanda a Opicina dobbiamo fare una sgambata assieme, magari lungo la napoleonica!

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  4. @Rupikaber: non vedo l'ora sia la terza :D ... e poi la quarta, la quinta...

    @theyogi: a fine giro ero esausta ma euforica: dev'essersi combinato uno scambio di energia!

    @Squonimo: volentieri, quando vuoi!

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  5. Ma che caruccia in bicicletta :-) Bello il post sembrava di essere li con te. E' sbocciato un amore?

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  6. WOWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWW CHE BELLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO::))))))))))))))))))

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  7. Bene!
    Ormai sei lanciatissima!!! E chi ti ferma piu'??? :-)

    Buona continuazione di "familiarizzazione" con la tua bici... a proposito, le hai dato un nome?

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  8. @Ginko: SI è sbocciato non ci sono dubbi!

    @Francescarun: siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!

    @Zanger: certo che ha un nome: ne avevo uno in mente prima di comprarla ma poi, visti i colori e uno strano aneddoto mentre andavo a comprarla, il titolo di due post fa le calza a pennello!

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  9. Valentina comprendo benissimo le tue sensazioni che ho provato e continuo a provare ogni volta che intraprendo un giro in bici.
    @rupikaber: il tuo PS alla Catalano non fa una grinza ma la differenza tra voi ciclisti e noi umani è che in salita a pedalare veloci non ci riesce per niente bene...
    ciao

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  10. che peccato....se mi avvertivi, potevamo andare insieme...
    Giuly

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  11. Quotando yogi "c'è del feeling tra te e la bici" penso: c'è del feeling tra te e tutto quello che ti metti in testa di fare, brava Vale :-))

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  12. @Margantonio: emozioni grandi e "veloci"!

    @Giuly: sono ancora in rodaggio e ho bisogno della "scuola guida": quando mi mollo un pò, se vorrai...

    @Filippo: ...sono fatta così, se mi metto a far qualcosa ci metto anima e corpo...

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