La partenza è subito in salita, la prima parte dell'uscita di oggi ricalca quasi alla perfezione la gara "Trieste - Opicina" e da 30 metri sul livello del mare arrivo a quota 346: 8 km affrontati come riscaldamento con rapporti sempre facili, per non chiudere a fine salita l'allenamento odierno...
Una volta sull'altipiano un pò di saliscendi per arrivare a Basovizza, passare il confine e dirigermi a Lipica, nota scuderia e scuola di equitazione dove vengono allevati dal 1580 i cavalli lipizzani, che nascono scuri per poi ricoprirsi di criniera e mantello meravigliosamente bianchi.
Lasciati i prati ed il fastidioso vento la ruota punta in direzione Sesana, unico grosso centro abitato che si attraversa in Slovenia. Il resto è caratterizzato da minuscoli agglomerati di poche case, congiunti tra loro da strade quasi completamente deserte, con traffico praticamente assente, costeggiate da prati che diradano dolcemente, o da colline coltivate a vigna, o avvolte da un bosco che le circonda da ambo i lati...
La stranissima sensazione, per me che per le prime volte esploro queste zone in bici, è proprio quella di scoprire un mondo parallelo, dove il ritmo frenetico del nostro vivere, il traffico sono poblemi inesistenti e la sensazione è di assporare i paesaggi da un'altra prospettiva. Sarà lo spirito stesso di utilizzare la bici come mezzo di locomozione per vedere, per esplorare, che a differenza di uno spsotamento in macchina obbliga certamente a porre più attenzione al paesaggio... Anche correre è un modo per visitare e conoscere posti nuovi, ma la quantità di chilometri e di località che si riescono ad attraversare è quantitivamente differente.
Tornando all'uscita, le strade non sono mai piatte ma o si sale o si scende, per cui si alternano momenti di recupero a sforzi brevi ma intensi: ottimo modo per non annoiarsi e tenere sempre piuttosto alta la concentrazione. Si torna in Italia a San Pelagio, quindi Aurisina, Sistiana e dolce ritorno in Costiera. Qui dopo poco più di 60 km inizio a sentirmi affaticata e la spinta diventa meno efficace: in particolare risento nella zona lombare di una certa stanchezza dovuta alla posizione, ma anche legata alla pedalata stessa. Approfitto quindi di tutta la scia disponibile, anche perchè oggi il vento non ha intenzione di dar pace, e si è subito a casa. Per fortuna ho scansato l'acquazzone che ha lavato Trieste, ma le strade son bagnate e dalle auto mi arriva su di tutto :-(
Quando pedali le prime volte e stai parecchi ore in sella, è quasi impossibile non avvertire qualche contrattura o doloretto nelle più svariate zone del corpo, non necessariamente alle gambe. La posizione, anche se corretta, è sempre quella, non viena variata se non per pochi istanti e, poiché sei ancora un po' tesa e non hai ancora completamente "automatizzato" ogni gesto, alla fine poi ne risenti un pochino. Ad ogni modo, non preoccuparti. Sono cose di poco conto che a breve saranno soltanto un ricordo. Buone pedalate!
RispondiEliminaintraprendente e tenace, consapevole e attenta: quante cose si possono essere, pedalando...
RispondiEliminabellissimo!
RispondiEliminaAzz...Vale mi fai paura!!! Bravissima e complimenti per il bel giro;-))) SUPER!!!
RispondiEliminaGiuly
non e' da tutti avere una bici "portale" verso mondi paralleli ;-) ... bellissimo ;-))
RispondiEliminaSon tornato ora da 10km di corsa veramente bagnatissimi tra i fedeli della beatificazione già ammassati a Circo Massimo.
RispondiEliminaQuando c'è passione non esiste il fermarsi... anche perchè solo vagando si scopre sempre qualcosa.
Pedalare in assenza di traffico nel paesaggio che hai descritto,voglio rinascere a Trieste.
RispondiElimina@Rupikaber: la cosa positiva è che i doloretti che l'altra volta erano apparsi dopo 40km, questa volta si son postati molto più in là, 40 km dopo! :D
RispondiElimina@theyogi: in effetti le vaiabili sono davvero tante :-O
@Doublea: grazie :)
@Giuly: sarà o no merito della brava istruttrice di spinning?!
@Pimpe: dici che ho guardato troppi cartoni animati da piccola?!?!? :O
@Gian Carlo: quando la passione chiama... difficile non darle bada!
@francoscr: mi rendo sempre più conto della fortuna che ho per aver un territorio così bello e vario :)
ma che bello....dio in salita la partenza..ma son sicura che per vedere certi posti ...ne valga davvero la pena....correndo o in bici ovvio:)))
RispondiEliminacomplimentoni ^_*
@Francescarun: parto praticamente dal livello del mare, e i posti belli stan sull'altipiano... mi sa che dorvò abituarmi a partire in salita, se non voglio ogni volta muover l'auto per andar in bici!
RispondiEliminagrande pedalata, il dolore alla schiena è un classico dopo tanti km. :-)
RispondiEliminaBello anche il percorso vario.